“Nel giro di poche ore, in Sicilia, due incidenti sul lavoro: mortale quello di Trapani, gravissimo quello di Castel di Tusa. A perdere la vita un lavoratore edile di 52 anni, a lottare contro la morte un lavoratore edile di 42. Entrambi gli incidenti sono avvenuti per caduta dall’alto. Non si può parlare di fatale coincidenza“, afferma Michelangelo Ingrassia, presidente del comitato consultivo provinciale Inail di Palermo.
“Dietro i dati statistici in pericoloso e costante aumento, si nascondono dinamiche perverse che vanno poste con forza al centro del dibattito. Si tratta di dinamiche che in questi ultimi mesi si sono ripetute sempre più spesso e sulle quali influiscono l’assillo dei tempi di consegna, la voluta riduzione dei costi con relativa diminuzione di lavoratori specie nei piccoli cantieri, le logiche degli appalti e sub appalti nei grandi cantieri, l’assenza delle figure di rappresentanza previste dalle norme, la carenza di vigilanza ispettiva che rimane la migliore forma di prevenzione”, prosegue Ingrassia.
“Come Comitato Provinciale Inail di Palermo abbiamo più volte indicato tali disfunzioni e deliberato proposte in materia. Con specifico Atto d’Indirizzo, sottoporremo presto i documenti all’attenzione dell’Assessorato Regionale della Sanità, che si appresta a guidare il Piano Nazionale di Prevenzione in Edilizia“, conclude il presidente del comitato consultivo provinciale Inail di Palermo.