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E’ stato consulente “per le relazioni con i Paesi del Mediterraneo, Africa e Mondo Arabo” dell’allora governatore della Sicilia Rosario Crocetta che lo ha anche fortemente voluto alla guida dell’Ircac, l’Istituto regionale per il credito alla Cooperazione. Queste sono solo due degli importanti incarichi ricoperti in Sicilia. Adesso, dopo una carriera passata tra gli uffici del consolato tunisino a Palermo e quelli della Regione siciliana, Sami Ben Abdelaali approda al Parlamento tunisino.
E’ infatti uno dei tre deputati eletti nelle liste dei tunisini all’estero; si è piazzato al secondo posto, candidandosi con la lista indipendente “Koulna Tounes” (Siamo tutti tunisini).
Residente da diversi anni a Palermo, sposato con una donna siciliana titolare di un’agenzia di viaggi, per un breve periodo anche direttore generale della compagnia di autonoleggio “Sicily by car”, Sami Ben Adelaali è sempre stato un personaggio al centro di roventi polemiche, in particolare in occasione della sua nomina al vertice dell’Ircac, contestata da alcune forze politiche. La nomina del candidato sponsorizzato da Crocetta non era stata poi confermata dalla giunta del governatore Nello Musumeci, che ha commissariato l’ente, avviando la fusione con la Crias, la Cassa regionale per il credito agli artigiani.
“Ho conosciuto Crocetta, molti anni fa a Gela quando l’ex governatore era assessore ai beni culturali della città. Lui già frequentava il mio paese. A seguito della sua nomina come Presidente della Regione Siciliana mi ha chiamato come persona di fiducia. Nel bene o nel male Rosario Crocetta è amico mio“, afferma durante l’intervista a ilSicilia.it
Il ballottaggio per le elezioni presidenziali tunisine si terrà il 13 ottobre. Lo ha annunciato il presidente della Commissione superiore indipendente per le elezioni (Isie), Nabil Baffoun. A sfidarsi al secondo turno saranno il giurista conservatore Kais Saied, indipendente, che al primo turno ha totalizzato il 18,4% dei voti, e il magnate populista Nabil Karoui, in carcere dal 23 agosto scorso con le accuse di riciclaggio e per evasione fiscale e riciclaggio di denaro, che ha ottenuto il 15,5% delle preferenze.