Il governo Conte perde pezzi. In molti parlano di una possibile crisi dopo gennaio che possa portare a elezioni in primavera, ma nessuno si aspettava che l’esecutivo implodesse su se stesso addirittura il giorno di Natale. E invece, con una mossa a sorpresa, a lasciare la traballante barca governativa è stato il ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti che ha consegnato la lettera di dimissioni al premier Giuseppe Conte.
Il ministro nelle ultime settimane aveva più volte lamentato la mancanza di fondi per la scuola e l’università in manovra. Evidentemente le sue raccomandazioni e le sue lamentele non sono state tenute in alcuna considerazione né dal Movimento 5 stelle e nemmeno dal governo. E infatti, la manovra finanziaria non avrebbe tenuto conto delle esigenze che sarebbero state manifestate per il mondo della scuola.
Quanto basta per spingere Fioramonti alle dimissioni. Una decisione che, evidentemente, indebolisce non soltanto l’intero governo, ma anche e soprattutto il Movimento 5 Stelle di cui il ministro fa parte e il ruolo del capo politico grillino Luigi Di Maio, che oramai non riesce a tenere insieme nemmeno i cocci dell’esecutivo di governo.
Secondo quanto riferiscono diverse fonti di maggioranza, Fioramonti starebbe per lasciare anche lo stesso Movimento 5 Stelle per fondare un gruppo parlamentare autonomo ma ‘filogovernativo’, come embrione di un nuovo soggetto politico.