La candidatura come capolista di “Insieme” della ex esponente del Movimento 5 stelle Claudia Mannino, suscita polemiche e abbandoni clamorosi. Lasciano la lista i candidati del Psi, in polemica contro la scelta del leader dei Verdi Angelo Bonelli.
“La Federazione di Palermo del PSI ha valutato negativamente la candidatura della onorevole Mannino, su ferma e irremovibile richiesta de “I Verdi”, come capolista del collegio camera della Città di Palermo nella lista “Insieme”. Per questa ragione i candidati socialisti del medesimo collegio, già scelti e approvati, sono stati ritirati”, la notizia in una nota della Federazione Provinciale di Palermo.
“Nulla di personale – continua la nota – ma pur essendo garantisti riteniamo che mentre si celebra un processo per falso materiale in materia elettorale, che vede imputata anche l’onorevole Mannino, sarebbe stato preferibile che chi come lei vuole amministrare la cosa pubblica fosse con se stesso più severo dei comuni cittadini“.
“Il PSI – assicurano – continua comunque a lavorare accanto ai propri alleati e raccoglierà i consensi anche nella città di Palermo”.
Ed ecco cosa pensa il leader dei socialisti Carlo Vizzini: “Non conosco la persona in questione ma so che ha una pendenza in corso. Abbiamo fatto una battaglia perché i candidati presentassero il casellario giudiziario e le pendenze proprio per evitare questi sgradevoli argomenti in una campagna elettorale. Il principio che siamo tutti innocenti fino alla sentenza definitiva è molto bello e molto garantista ma chi vuole stare nella cosa pubblica deve sapere che si può saltare un turno per difendere il proprio onore questa ossessione della candidatura comunque e per forza si deve evitare. Altri pensano – dice – che queste cose siano superabili visti i tempi per la sentenza definitiva, però un minimo di principio in un periodo in cui la classe politica non è ben vista è necessario. Sulla questione morale dobbiamo essere tutti attenti. Le mie valutazioni non hanno convinto il partito che la proponeva, anche il passaggio dal Movimento 5 Stelle a questo schieramento mi lascia dubbioso: non credo che la sinistra democratica, che la sinistra riformista, abbia molto che corrisponda con il M5S. Abbiamo comunque fatto il nostro dovere di presentare la lista perché una cosa è il gesto politico un’altra il boicottaggio, i nostri voti resteranno all’interno della coalizione per la quale combattiamo ma di questo dobbiamo parlare per darci un orientamento almeno con quelli di Palermo”.