“Nella trasmissione di Giletti si è dato del pagliaccio alla Sicilia, di certo non al sottoscritto, il cui operato, sia sul piano politico che personale è ineccepibile. Del resto, non sono io che devo rispondere di vicende passate. È conosciuta la strategia di una trasmissione televisiva impiantata sulla demagogia e sulla disinformazione“. Lo ha dichiarato l’on. Giuseppe Milazzo, a seguito delle vicende che lo hanno coinvolto ieri a “Non è l’Arena”, il programma condotto da Massimo Giletti.
“Aldilà di qualche servo giornalista, ho spiegato, anche se non è stato volutamente riportato da certa stampa, la volontà e l’impegno della maggioranza nel tagliare gli stipendi, ripristinando il tetto. Ribadisco – continua Milazzo – che non avendo un accordo con i sindacati, gli interessati al provvedimento ricorreranno al Tar, il quale gli darà ragione“.
Il Capogruppo Forzista a Sala d’Ercole, ha voluto precisare sin dalle prime battute del suo intervento in trasmissione che: “I nuovi deputati – oltre al sottoscritto – non beneficiano di nessun vitalizio, essendo uniformati alla legge Monti che vige anche nelle altre regioni d’Italia“.
Infine, Milazzo conclude affermando: “Non ci si deve scandalizzare se ho ricordato in trasmissione che Antonio Ingroia ha goduto di una nomina e di un relativo compenso da parte del Governo Crocetta. Ognuno pensi e scriva ciò che vuole; se l’intento è gettare fango, che lo facciano pure, cavalcando certi populismi adeguati al proprio modo di vedere la vita. Non penso che debba essere io, a 40 anni, a dover rispondere o spiegare lo sfacelo in cui ci ha portato il passato. Stiamo portando avanti una nuova idea di politica, seppur dinanzi a tante difficoltà“.