Scattano 31 licenziamenti nelle mense dei distaccamenti dei vigili del fuoco, ma la Uiltucs e gli altri sindacati hanno ottenuto che ai lavoratori vengano riconosciuti i diritti antecedenti al Jobs act, che venga esteso il diritto di precedenza in caso di riassunzione e che in caso di riapertura di distaccamenti o sostituzioni di personale si attinga prioritariamente a questo bacino.
L’accordo firmato oggi al Centro per l’impiego riguarda la procedura avviata dalle società Le Palme che si è aggiudicata il lotto Sicilia-Calabria per la gestione delle mense dei distaccamenti dei vigili del fuoco nel periodo 2018-2020. Il bando di gara però prevedeva la riduzione del numero di distaccamenti e dei pasti nelle sedi centrali e l’azienda ha avviato la procedura di licenziamento per 31 lavoratori.
“Anche questi sono gli effetti della spending review sui lavoratori – dice Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia – I licenziamenti sono sempre un fatto doloroso. Questo accordo però è l’unico che poteva garantire i lavoratori. Abbiamo chiesto e ottenuto che a coloro i quali passeranno nell’azienda subentrante vengano garantite condizioni economiche e normative antecedenti al Jobs act e il riconoscimento dell’articolo 18. Poi è stata riconosciuta ai licenziati un’estensione a 36 mesi del diritto di precedenza in caso di assunzione nelle mense interessate. Infine ai licenziati sarà data precedenza anche in caso di sostituzioni per qualsiasi natura oltre che di eventuale riapertura dei distaccamenti”.
È stato anche previsto che si tenga conto di chi ha già esaurito ferie e permessi, in tutto circa il 40% dei dipendenti interessati: saranno licenziati subito.
Ecco dove scatteranno i licenziamenti in Sicilia, che in tutto saranno 30 mentre una dipendente ha rinunciato volontariamente perché trasferita da Termini a Palermo. A Palermo centrale salta un addetto mensa, un aiuto cuoco salta al distaccamento di Brancaccio e altri tre al distaccamento Nord. Due dipendenti licenziati a Corleone, due a Petralia Soprana, due a Termini Imerese. Due addetti mensa licenziati a Nicosia, due a Leonforte, due a Piazza Armerina e due a Modica. E ancora, un magazziniere a Catania centrale, un aiuto cuoco a Paternò, uno al distaccamento dell’aeroporto, due a Randazzo, due a Riposto, due a Caltagirone e un aiuto cuoco e un addetto mensa al Polo didattico.