Allestimento straordinario al Museo Abatellis – dal 20 marzo al 22 aprile – e lectio magistralis dell’assessore regionale ai Beni culturali, Vittorio Sgarbi. Il tutto in vista della grande mostra su Antonello da Messina prevista a fine ottobre.
L’idea è affascinante: far guardare tra loro opere diverse per natura: un dipinto la prima, una scultura, la seconda.
Dal 1954 si trovano nello stesso palazzo, il Museo Abatellis, ma in stanze separate e sembrano richiamarsi nelle pose e nelle espressioni.
Sono due capolavori del Quattrocento: l’Annunciata di Antonello da Messina e il Busto di Eleonora d’Aragona di Francesco Laurana.
Due dei “pezzi” più importanti su cui si poggia questo allestimento straordinario che comprende anche un ‘terzo sguardo’, quello di Sharbat Gula: un’altra donna, ritratta in un’altra forma d’arte, la fotografia, e in un altro tempo, il nostro.
Gula è la ragazza afgana dagli occhi verdi e il mantello rosso fotografata da Steve McCurry nel 1984, conosciuta ormai in tutto il mondo.
Dal 20 marzo al 22 aprile (mar- ven ore 9 – 19; sab – dom ore 9-13) le tre opere saranno esposte nella stessa sala della Galleria. Il 19 marzo alle 12 l’evento sarà presentato in conferenza stampa da Vittorio Sgarbi.
Il dialogo di sguardi tra queste donne, diventa così metafora di un confronto fra mondi distanti nel tempo e nello spazio che hanno sempre rappresentato terre di confine e di incontro: la Dalmazia e le riviere adriatiche da cui proveniva Laurana, la Sicilia di Antonello, l’Afghanistan di Sharbat Gula nell’obiettivo di Mc Curry.
La mostra costituisce il preludio della programmazione che Palazzo Abatellis dedica al ‘Rinascimento‘ in pittura e scultura, partendo dalle sue opere manifesto, per arrivare all’allestimento che per la prima volta, dai musei d’Italia e d’Europa, porterà la pittura di Antonello da Messina a Palermo e a Palazzo Abatellis.
In programma anche un calendario di preludi di musica classica, incontri tematici, reading e visite guidate.