Il cadavere di un uomo è stato rinvenuto alle falde del Monte Pellegrino, lungo il percorso che conduce al Santuario di Santa Rosalia.
Da una prima analisi si tratterebbe di un quarantenne. Il corpo senza vita sarebbe stato scoperto da alcuni passanti che hanno avvisato le forze dell’ordine.
I soccorsi sono giunti sul posto in poco tempo grazie anche ai preparativi che erano in corso per il “piano sicurezza” predisposto dal Comune per Monte Pellegrino e il Parco della Favorita, in vista dei due giorni di festa.
Insieme alla polizia municipale e ai carabinieri è arrivata anche un’autoambulanza ma i paramedici non hanno potuto fare altro che confermare la morte dell’uomo che è stato poi identificato.
Dai primi sommari controlli effettuati sul cadavere non sembrerebbero esserci segni di violenza evidenti sul corpo ma soltanto l’autopsia potrà chiarire le cause del decesso.
Al momento, gli investigatori stanno cercando di mettere insieme tutti gli indizi senza escludere alcuna ipotesi. Purtroppo, non è la prima volta che nella zona compresa tra Monte Pellegrino e la Favorita si consuma l’orrore di scoperte macabre.
Diverse e ancora irrisolte, rimangono ancora le morti, probabilmente dei delitti, avvenute nel Parco. Nel 2007, nel viale che dal “piazzale dei matrimoni“, percorrendo la Favorita in direzione Fiera, conduce alla strada per Mondello, fu trovata una prostituta palermitana sgozzata e non sono mai stati scoperti movente e assassino.
Ancora, nel 2002 fu trovato il corpo di Agostina Guarneri, anche lei una lucciola.
L’area è molto vasta e i Rangers d’Italia, che la gestiscono, sono impegnati in un quotidiano lavoro di controllo del territorio ma non basta per monitorare l’intera zona. Negli anni, infatti, perfino il responsabile dell’Ente Parco Monte Pellegrino, Giuseppe Scavuzzo, in prima linea nella lotta alla legalità all’interno della Riserva, è rimasto vittima di aggressioni fisiche.