Ormai a Palermo siamo all’emergenza. La città è sommersa dai rifiuti e all’orizzonte non c’è niente di buono. I vigili del fuoco hanno effettuato diversi interventi per numerosi cassonetti in fiamme. A partire dalle 22 è scattata la prima segnalazione in via Erice, nel quartiere Borgo Nuovo.
Poco dopo le 23, un ulteriore allarme alla Kalsa, dei cumuli di spazzatura in via Vetreria sono stati incendiati. Intorno a mezzanotte, nel quartiere Montegrappa-Villaggio Santa Rosalia due interventi in via Bergamini e in via Carmelo Raiti.
In mattinata alle 6,30 nel centro storico, in via Papireto, i vigili del fuoco hanno spento l’ultimo rogo appiccato a dei sacchetti di immondizia.
Episodi, questi, che si vanno ad aggiungere a quelli dei giorni scorsi. Si sono resi necessari, infatti, operazioni di spegnimento anche a Falsomiele, e viale delle Scienze.
Ancora risparmiate dalle fiamme le zone più centrali in cui, però, continua l’emergenza rifiuti provocata dai ritardi nella raccolta. In via Nicolo Garzilli, in pieno centro città, nel tratto tra le vie Paternostro e Dante, ci sono vere e proprie discariche che campeggiano nei marciapiedi.
Come segnalato dai nostri lettori, in questa zona, la situazione è in continuo peggioramento da martedì. La causa è la seconda fase della raccolta differenziata, quella porta a porta partita tre giorni fa (almeno sulla carta). Proprio la nuova raccolta differenziata avrebbe incrementato i cumuli di rifiuti per strada. Da un paio di giorni, infatti, sono stati rimossi i cassonetti mentre le campane per vetro e carta sono ancora lì: conseguenza, accanto a queste si sono formate montagnole di sacchetti di immondizia.
Sembrerebbe, poi, che alcuni condomìni non abbiano ricevuto neppure i bidoni. In altri casi, i sacchetti sono fragilissimi e si distruggono con facilità. E ci si chiede come si debba differenziare se mancano anche i cosiddetti “fondamentali”.
La situazione peggiora in periferia, dove anche i pedoni devono fare complessi slalom fra i cumuli di rifiuti.