La Commissione Bilancio dell’Ars ha approvato la manovra finanziaria.
Il via libera è arrivato pochi minuti fa dopo una maratona notturna. A votare i documenti è stata la maggioranza, contrari M5s e Pd.
La palla adesso passa al parlamento regionale che dovrà confermare, cambiare o modificare la fisionomia del documento che ha visto il governo e la maggioranza parlamentare andare al muro contro muro su alcuni passaggi, tra cui la creazione del soggetto unico finanziario o la creazione dell’agenzia regionale per la casa. Solo due, queste, delle norms finite alcentro della guerra ‘degli stralci’ che ha portato poi alla nascita del nuovo ‘collegato’.
“Approvati bilancio e finanziaria in Commissione bilancio, il cammino dei documenti finanziari – commenta l’assessore Gaetano Armao – procede spedito secondo i programmi del Governo in un clima di confronto sereno e proficuo anche con le opposizioni”.
Sul SuperIrfis non erano mancate ad esempio le perplessità, come nel caso di Mario Filippello vicepresidente della Crias: “La scelta che si vuole fare è fuori da ogni logica, oggi l’Irfis è un soggetto vigilato da Banca d’Italia il che significa che il mondo della microimpresa non potrà avere accesso al credito attraverso questo strumento”. Successivamente è stata proposto l’accorpamento tra IRCAC e CRIAS e da questo, poi, si ripartirò, successivamente.
Passo avanti anche per quanto riguarda l’iter della stabilizzazione dei precari storici della Regione, e risorse anche ai disabili.
Approvato all’unanimità dalla commissione Bilancio dell’Ars e col parere favorevole del governo un emendamento del deputato regionale Cateno De Luca che stanzia 20 milioni per la città di Messina per interventi per combattere l’emergenza idrica.
La prima manovra del governo uscito dalle urne dopo il voto di novembre è in realtà molto più ambiziosa di come vuole apparire e si caratterizza per alcune specifiche norme, che a differenze di altre, di settore, non vengono differite nella seconda parte dell’anno.
In un documento più volte annunciato ‘asciutto’ e ridotto all’essenziale, l’esecutivo non rinuncia infatti a mandare in campo all’Ars, all’interno del contenitore della legge di stabilità, alcune norme sul personale, a partire dalla proroga dei termini sulla stabilizzazione dei precari, ma anche quelle che riguardano l’Arpa (Agenzia regionale per l’ambiente) per cui si potrebbero aprire le porte di nuove assunzioni. Tra le novità anche l’assicurazione del patrimonio demaniale per eventuali danni ai terzi.
Adesso vedremo se il centrodestra riuscirà a portare avanti tutto questo.