Ammonta a 200 milioni di euro la somma impegnata dalla Regione Siciliana per sostenere il sistema del credito nell’Isola.
Lo ha detto l’assessore regionale all’economia, Gaetano Armao, in occasione della presentazione del Rapporto “Banche con sedi in Sicilia e Operatività Regionale del Sistema Bancario”. Di questi 130 sono già stati stanziati nell’ultima finanziaria, approvata le scorse settimane dall’Ars, mentre 70 provengono dalla programmazione comunitaria e verranno sbloccati attraverso un accordo con il Ministero dell’economia e delle finanze che verrà siglato nei prossimi giorni.
Le risorse verranno utilizzate in parte per il rafforzamento patrimoniale dell’Irfis, la finanziaria della Regione, e in parte saranno destinate ai confidi, i consorzi di garanzia collettiva dei fidi. L’obiettivo è quello di facilitare l’ottenimento di prestiti, da parte delle imprese e delle famiglie, reso sempre più difficile dalla precarietà della situazione economica e da quella vissuta da molte banche alle prese con programmi di contenimento dei costi e di riduzione delle sofferenze, ovvero di quei crediti la cui riscossione non è certa.
Una tendenza confermata dai numeri del Rapporto. E’ significativo, infatti, che a fronte di un aumento dei depositi le somme impiegate, ovvero dei finanziamenti concessi, a favore di aziende e persone fisiche siano calate. Tra il 2016 e il 2017 i primi sono cresciuti da 58.3 a 59 miliardi di euro, mentre le seconde sono scese da 64 a 61 miliardi. Ciò ha fatto migliorare il rapporto tra sofferenze e impieghi, passato dal 17.3% al 14.8%, anche se tale diminuzione non ha consentito al sistema bancario siciliano di raggiungere la media nazionale del 9.5%.
Lo stesso andamento è stato rilevato prendendo in considerazione il mondo delle imprese. Anche in questo caso si è assistito ad un calo degli impieghi di ben 3 miliardi di euro, da 27.5 a 24.5. Le banche, quindi, hanno tirato la cinghia e allo stesso tempo hanno ridotto le sofferenze, da 7.8 miliardi a 6.1 miliardi, tanto da far passare il rapporto sofferenze/impieghi dal 28.3% al 24.7%. Un dato, quest’ultimo, che mette il sistema bancario siciliano in linea con quello nazionale del 23.7%.