“Per cambiare Messina occorrono fatti e sacrifici, non illusioni e insulti. Domenica chiedo ai messinesi un voto di orgoglio e di identità. Io non urlo, non insulto e non mi riconosco nella violenza di questa campagna elettorale. Mi esalta la possibilità di poter creare qualcosa di importante per Messina. Io a differenza di altri non recito e non so fingere e non mi piace chi lo fa”.
Il messaggio ai messinesi arriva da Dino Bramanti, candidato sindaco del centrodestra a Messina, a pochi giorni ormai dal voto delle Comunali del 10 giugno.
“Io non ho nemici, vedo solo concorrenti. Domenica chiedo ai messinesi di votarmi perché mi entusiasma l’idea del dare e di mettere a disposizione la mia persona e la mia professionalità per il riscatto ed il rilancio di Messina e dei messinesi. E’ la mia terra, ed è la città che voglio contribuire a far tornare grande. Sono un uomo pratico e spero che i messinesi mi diano la chance di rendere Messina un luogo unico e straordinario, come nelle potenzialità di questa bellissima città. Se verrò eletto sarò un sindaco vero, le promesse iperboliche le lascio agli altri”.
“Mi interessano le problematiche da risolvere – continua Bramanti – e se sarò sindaco, ogni sei mesi faremo il punto della situazione in ogni quartiere e in ogni villaggio. Non ci faremo rivedere tra cinque anni, ma già tra pochi mesi analizzeremo la situazione. Occorre fare ciò che è normale che venga fatto, non promettiamo imprese eroiche ma cose che vanno fatte ogni giorno e che a Messina non si fanno da troppi anni. Dobbiamo organizzarci per fare grande Messina partendo dalle esigenze di ogni giorno. Non esiste il “non si può fare”. Attrezzeremo delle squadre sulle quali non possiamo e non dobbiamo sbagliare. Metteremo l’esperienza, la credibilità e l’abilità di tanti anni di carriera e di risultati a disposizione della comunità messinese. Io e la mia coalizione ci stiamo preparando a una grande sfida. In tanti anni ho gestito delle responsabilità pesantissime e senza avere mai nessuna contestazione”.
“Chi sono i nostri competitori che pretendono di gestire la nostra città? Ne abbiamo due – aggiunge Bramanti – che stanno facendo una corsa economicamente dissanguante in termini di spese, nonostante abbiano già fatto politica al Comune più volte e per più anni. Ma negli anni precedenti questi signori che risultati hanno portato per Messina? Un altro fa politica di carriere e nella politica ha trovato il suo mestiere e spara “palle” in continuazione come il Comune che diventa casinò o che dovrebbe andare in altri plessi. Queste sono palle di frontiera, inaccettabili. Questa gente che cosa può dare a Messina? Nulla. Invito i messinesi a vedere il nostro curriculum. Non può vincere chi spara più palle e insulta di più. Noi siamo la politica vera, intesa come missione e come servizio per i cittadini”.