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A Bar Sicilia Aricò su coronavirus, rimpasto alla Regione e candidatura a sindaco di Palermo | VIDEO

domenica 15 Novembre 2020

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A Bar Sicilia, per la puntata numero 131, ospite il capogruppo di Diventerà Bellissima all’Ars Alessandro Aricò, che insieme al direttore responsabile de ilSicilia.it Manlio Melluso e al direttore editoriale Maurizio Scaglione ha affrontato diversi argomenti, dall’emergenza coronavirus agli equilibri in giunta regionale fino al proprio futuro di possibile candidato sindaco di Palermo.

Prime battute dedicate al COVID-19: “Quello che abbiamo vissuto in questi in questi mesi – ha affermato – e sicuramente uno scenario di guerra. In primavera noi siciliani abbiamo dimostrato di essere un popolo che riesce a seguire le regole. Il governo regionale ha dimostrato una organizzazione in una prima fase eccellente, le misure adottate dal Presidente alla Regione Nello Musumeci dell’assessore Ruggero Razza hanno dato dei risultati importanti sull’andamento epidemiologico. La Sicilia è stata tra le regioni con più basso tasso di contagio insieme alla Calabria all’inizio dell’epidemia. Purtroppo quest’estate l’apertura dei confini e l’abbassamento della tensione hanno fatto sì che ci sia stata libera circolazione di turisti. Non solo, tantissimi concittadini hanno avuto modo di varcare i confini della propria città per andare a fare la vacanza in altri posti. E c’è stata poi anche la riapertura delle scuole“, sottolinea Aricò.

Il capogruppo di Diventerà Bellissima all’Ars rimarca il lavoro fatto dal governo regionale rispedisce al mittente le polemiche: “Si è detto che la Regione non ha fatto i compiti a casa quest’estate: è assolutamente falso. Sono i dati nazionali – afferma – che attestano che la Regione è la quarta in termini di aumento di posti in terapia intensiva”. Positivo il giudizio sull’esperienza dei tamponi rapidi nei ‘drive in‘: “L’idea di fare questi il tampone rapidi così come successo alla fiera ha fatto sì che si sia arrivati all’individuazione di oltre un migliaio di soggetti soltanto nell’ultima settimana. In questo modo abbiamo fatto sì che non andassero a scorrazzare liberi in giro per la città di Palermo. Consideriamo che ci sono sono molti asintomatici“.

Un intervento Aricò lo dedica agli aiuti alle imprese, senza mostrare reticenze in merito al flop del click day: “Siamo riusciti a racimolare questi famosi 1,5 miliardi di euro che per buona parte sono andati ai comuni per la distribuzione di beni di prima necessità. Sul Click Day è stata scritta una brutta pagina, è vero. C’è stato caos sui codici Ateco forniti da Roma. Ci siamo fidati di un soggetto leader a livello nazionale è internazionale che purtroppo per sua stessa ammissione non ha retto un numero così elevato di domande da esitare”.

Argomento caldo, quello del presunto aumento di stipendi e pensioni di deputati regionali ed ex, questione sollevata dal Movimento 5 Stelle. “Niente di più falso – tuona Aricò – Abbiamo previsto ulteriori tagli a scaglioni ai vitalizi stessi. Un emendamento all’interno dell’articolo 2 prevedeva che si potessero applicare dei meccanismi contributivi aggiuntivi: come se i deputati potessero decidere di avvalersi di una pensione integrativa“, semplifica il capogruppo di Diventerà Bellissima.

Sulla tenuta della coalizione che sostiene Nello Musumeci alla Regione, Aricò rassicura: “La maggioranza regge e gode di ottima salute. purtroppo il periodo è quello che è e non è facile vedersi“. Poi racconta dell’ultimo vertice: “Abbiamo parlato di infrastrutture importanti per la Sicilia. Noi crediamo tanto nel Recovery Found e crediamo che colmare il GAP infrastrutturale col resto d’Italia sia fondamentale. Dobbiamo pensare a progetti che non riguardano l’arco temporale della legislatura. Il principale: il Ponte sullo stretto di Messina: ormai se ne parla da più di 50 anni e noi riteniamo fondamentale colmare questo GAP, un progetto già esecutivo da circa 8 anni che vale circa 7 miliardi di euro che potrebbe collegare la Sicilia con il resto d’Italia, non tanto per l’attraversamento con i mezzi propri ma soprattutto per i trasporti ferrati”.

Il nome del capogruppo di Diventerà Bellissima ultimamente viene tirato in ballo ogni qual volta si parli di rimpasto alla Regione o dei possibili candidati per correre alla poltrona di sindaco di Palermo: “E’ presto per essere tirati in ballo ed è presto anche per ballare – taglia corto il diretto interessato – e il momento non è più propizio, dobbiamo pensare alle emergenze Covid e stringerci attorno a tutte le istituzioni di governance del territorio“.

Infine, una bacchettata al primo cittadino di Palermo Leoluca Orlando sulle polemiche con la Regione riguardanti i dati sui contagi da coronavirus e sull’affollamento egli ospedali che non sarebbero stati forniti per tempo al Comune: “Il fatto che la Regione non fornisca numeri esatti io lo ritengo impossibile – afferma Aricò – e probabilmente in dubbio c’è in qualche altra Regione. Il sistema regge: io non conosco una persona affetta da Covid che ha sintomi tali da dover ricorrere al ricovero che non trova posto all’interno di un reparto dedicato a queste persone, che sa di terapia intensiva o sub intensiva o dedicato al covid”.

 

 

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