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Per la 56ª puntata di “Bar Sicilia“, la rubrica de ilSicilia.it con Alberto Samonà e Maurizio Scaglione, oggi, domenica 31 marzo 2019, è ospite Carolina Varchi, deputato nazionale di Fratelli d’Italia.
Con riferimento alla politica nazionale, Carolina Varchi spiega il successo di “Fratelli d’Italia” che, nonostante la crescita della Lega, viene data in perfetta salute, ma racconta anche quali sono i programmi in vista delle elezioni europee: “A settembre Giorgia Meloni ha lanciato il progetto di un nuovo soggetto politico. Le europee saranno uno spartiacque e noi lo diciamo chiaramente, siamo conservatori e sovranisti e su questa base intendiamo far partire questa nuova fase già all’indomani delle elezioni di maggio”. Alla domanda se si candiderà o meno alle europee, risponde affermativamente: “Fin dal primo momento ho dato la disponibilità al partito perchè in Europa si combattono le battaglie più importanti del nostro tempo. Noi siamo sovranisti e vogliamo cambiare questa Europa, valorizzando il ruolo degli Stati sovrani”.
In merito all’ipotesi di un centrodestra futuro su base nuova che faccia riferimento ai principi propugnati da Fratelli d’Italia, Varchi sottolinea che “C’è l’ambizione di creare un polo autenticamente sovranista che possa anche ambire al governo della Nazione e superi l’attuale esecutivo grillo-leghista”. Riguardo al congresso sulle famiglie che si è svolto a Verona, sottolinea come la posizione di “Fratelli d’Italia” sia tesa a valorizzare e difendere temi come la tutela della vita, della famiglia naturale e della libertà educativa delle famiglie: “Sono temi su cui non recediamo, sono per noi principi non negoziabili. Non sono sacrificabili sull’altare di un contratto di governo, come è stato fatto da questo esecutivo”.
Rispetto al governo regionale targato Nello Musumeci, afferma “in Sicilia il centrodestra lavora. Il bilancio del governo è positivo, ma è evidente che sarà necessario un cambio di passo per allontanare il brutto ricordo di cinque anni di Crocetta che hanno devastato la Sicilia”.
Infine, uno sguardo sui sindaci delle tre aree metropolitane: il giudizio è positivo sul primo cittadino di Catania Salvo Pogliese, possibilista sul sindaco messinese Cateno De Luca, mentre non fa sconti al palermitano Leoluca Orlando: “Leggiamo di Palermo sulle cronache nazionali solo quando Orlando si occupa di migranti, ma, ormai è evidente, non bada in nessun modo ai problemi della città. La sensazione è di vivere in una città abbandonata a se stessa”.
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