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Ultimo saluto a Paolo La Rosa, il giovanissimo ucciso a coltellate l’altro ieri sera in una piazza di Terrasini poco distante dalla discoteca dove aveva trascorso la serata.
Una folla si è riunita in piazza a Cinisi tanto che la funzione funebre è stata allestita su un palco proprio in piazza dopo aver accertato che la chiesa non avrebbe mai potuto contenere neanche una minima parte dei partecipanti. Per un giorno il grande schermo pubblicitario che accoglie chi arriva a Cinisi non trasmette immagini pubblicitarie. Su quel grande schermo passano le foto del giovane la cui vita è stata spezzata all’improvviso dal fidanzato della sorella al culmine di una banale lite.
Ad officiare le esequie l’Arcivescovo di Monreale monsignor Michele Pennisi. “Ci troviamo dinnanzi all’assenza di ogni sentimento umano che porta a prevaricare e comportamenti aggressivi fino a portare ad eliminare la vita di un altro essere umano – ha detto l’arcivescovo – siamo di fronte ad un diffuso analfabetismo etico per una distorta percezione del bene e del male. Le famiglie, le scuole, le pubbliche istituzioni, i mezzi di comunicazione di massa, la chiesa a partire dalla tragica morte di questo giovane siamo tutti invitati a riflettere su alcuni aspetti negativi della nostra società dove la violenza i tutte le sue forte, l’illegalità, l’omertà, l’indifferenza continua a minacciare la sicurezza delle nostre città“.
Per il funerale si è dovuto attendere il permesso degli inquirenti a seguito dell’arresto di Alberto Mulè, mentre il cugino Filippo Mulè è indagato per favoreggiamento. Quest’ultimo è stato arrestato anche per un tentato omicidio commesso il 7 settembre dello scorso anno, sulla spiaggia Magaggiari di Cinisi ai danni del 20enne Pierpaolo Celestre.
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