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A Palermo vittoria di Leoluca Orlando al primo turno. Lo spoglio in diretta

domenica 11 Giugno 2017

 

Dagli exit poll ma anche dalle schede effettivamente scrutinate emerge che l’attuale sindaco Orlando (sostenuto da una coalizione di centrosinistra, nella quale sono confluiti in un’unica lista anche il Pd e i centristi di Ap) viene riconfermato anche per i prossimi cinque anni.

I palermitani lo hanno preferito al suo diretto antagonista Fabrizio Ferrandelli (appoggiato dalla lista “Coraggiosi” e da vari partiti del centrodestra, fra cui Forza Italia, Udc e Cantiere popolare), e al candidato del Movimento cinque stelle, Ugo Forello.

Su 600 sezioni su 600, Orlando è saldamente in testa con il 46,28 per cento dei voti, Ferrandelli segue con il 31,19 e terzo Forello con il 16,27.

La vittoria del sindaco uscente la si era capita subito, quando poco dopo le 23 era uscito il primo primo exit poll di Ipr Marketing-Istituto Piepoli per la Rai, che aveva dato il candidato sindaco Leoluca Orlando (centrosinistra) al 39-43%, Fabrizio Ferrandelli (centrodestra) al 26-30%, Ugo Forello (M5S) al 18-22%, Ismaele La Vardera (centrodestra) 2-4%.

In base al secondo exit poll di Ipr Marketing-Istituto Piepoli per la Rai, a Palermo il candidato sindaco Leoluca Orlando (centrosinistra) era già salito al 41-45%, Fabrizio Ferrandelli (centrodestra) al 30-34%, Ugo Forello (M5S) al 14-18%, Ismaele La Vardera (centrodestra) 2-4%.

Percentuali minori per gli altri tre candidati in lizza: Nadia Spallitta (Verdi), Ismaele La Vardera (Il centro destra, Noi con Salvini, Fratelli d’Italia) e Ciro Lomonte (Siciliani liberi).

In base al primo exit poll di Emg per La7, a Palermo il candidato sindaco Leoluca Orlando (centrosinistra) è al 39,5-43,5%, Fabrizio Ferrandelli (centrodestra) al 29-33%, Ugo Forello (M5S) al 17,5-21,5%.

La7 exit poll
La7 exit poll

Tutta la sala del comitato elettorale è scoppiata in un applauso quando Mentana ha annunciato su La7 che Leoluca Orlando sarebbe vincente al primo turno. Nella sede allestita al Grand Hotel Borsa ci sono oltre ai giornalisti gli assessori Giusto Catania, Andre Cusumano, Agnese Ciulla, Giovanna Marano, tantissimi consiglieri comunali uscenti come Aurelio Scavone, Totò Orlando ma anche Tommaso Dragotto che cinque anni fa era uno dei suoi sfidanti ecandidato come sindaco, il deputato Giuseppe Lupo. Ci sono più di cento persone in questo momento al comitato.

Dobbiamo avere prudenza, ma sono numeri che si commentano da soli”. Così Fabio Giambrone, braccio destro di Orlando, nell’hotel Borsa a Palermo dove ha sede il comitato elettorale di Leoluca Orlando, che in base agli exit poll sarebbe intorno al 40%, soglia sufficiente per essere eletti al primo turno. “Non si può tornare indietro, sono stati 5 anni difficili, ma di conquiste, abbiamo fatto un percorso sostenuti da 7 liste civiche che fanno emergere con grande chiarezza la posizione dei palermitani”, aggiunge Giambrone.

“Non commentiamo gli exit poll. Dopo quanto successo con Trump e con la Brexit evitiamo di commentare delle dichiarazioni di voto. La forbice è troppo ampia per credere che possano essere dati utili. Penso che dobbiamo aspettare i dati veri. Qualunque commento è in questo momento inutile”. Lo dice Giuseppe Todaro assessore designato di Fabrizio Ferrandelli candidato a sindaco di palermo per il movimento i Coraggiosi.

 

È ancora presto, ma stando a queste primissime proiezioni, Orlando si appresterebbe, quindi, a inaugurare il suo quinto mandato come sindaco di Palermo.

LA STORIA. Il primo mandato di Orlando risale al quinquennio 1985-1990 quando venne allora incaricato dal consiglio comunale guidato da una maggioranza di cinque partiti, con in testa la Democrazia Cristiana; maggioranza poi estesa al Partito Comunista Italiano. Nel 1990 uscì dalla Dc, fondando la Rete e nel 1993 venne eletto sindaco in occasione della prima elezione diretta, superando la sfidante Elda Pucci. fu quindi confermato alla carica di primo cittadino nel 1997, sostenuto dall’intero centrosinistra, battendo, con il 58.6% delle preferenze, il leader di Forza Italia Gianfranco Micciché.

La quarta elezione risale, invece, al 2012: anche in quella occasione – come adesso – il suo più diretto antagonista era stato Fabrizio Ferrandelli, ma il nome di quest’ultimo era venuto fuori dalle primarie del centrosinistra, che lo avevano consacrato primo classificato davanti a Rita Borsellino. Contestando l’esito e la regolarità delle stesse primarie di coalizione, Leoluca Orlando decise di candidarsi comunque con l’Italia dei Valori, sconfiggendo Ferrandelli al ballottaggio e ottenendo il 72,43% dei voti.

 

LA CURIOSITÀ. Orlando ha rifiutato l’intervista a La7, e Mentana ha reagito così:

Candidati sindaco Palermo

I dati reali. Sezioni scrutinate: 600/600

Ciro Lomonte: 1513 voti (1,76 %)

Ugo Forello: 15.558 voti (16,27%)

Fabrizio Ferrandelli: 31.009 voti (31,19%)

Leoluca Orlando: 44.702 voti (46,28%)

Nadia Spallitta: 1818 voti (1,92%)

Ismaele La Vardera: 2610 voti (2,59%)

 

 

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