Anche quest’anno verrà celebrata la Festa della Teofania a Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo, che porta con sé storia e tradizioni proprie legate alle peculiarità delle origini culturali e alla tradizione greco-bizantina che contraddistingue questa comunità.
La Teofania bizantina è un evento liturgico di elevato tenore religioso, storico e tradizionale, unico e fortemente simbolico (comune a chi in Sicilia segue il rito greco e alle comunità ortodosse), che a Piana, in particolare, da sempre attrae visitatori da più parti della Sicilia e dell’Italia.
Lunedì 6 gennaio, presso la fontana dei Tre Cannoli in piazza Vittorio Emanuele, il vescovo e i sacerdoti, dopo la celebrazione della “Divina liturgia” nella maestosa Cattedrale di San Demetrio Megalomartire, rievocano al canto Në Jordan la discesa dello Spirito Santo nel Giordano il giorno del battesimo di Cristo, nel rito della benedizione delle acque.
Celebrazione profondamente evocativa ed emozionante, durante la quale l’Eparca (il vescovo greco-bizantino) immerge nell’acqua della fontana per tre volte la croce, reggendo con l’altra mano il candelabro a tre ceri e un rametto di ruta. L’evento che più simboleggia e rende unica la Teofania greca, e quella di Piana degli Albanesi in particolare, si svolge alla fine della cerimonia: una simbolica colomba bianca viene accompagnata in un volo toccante e commovente dal tetto dell’antistante chiesa della Santissima Maria Odigitrìa, fino alla fontana dei Tre Cannoli.
Ad arricchire e donare colore e preziosità alla festa della Teofania di Piana degli Albanesi, sono gli abiti tradizionali Arbëreshë, indossati da donne, uomini e bambini, interamente ricamati a mano in filo d’oro e adornati di gioielli artigianali in oro e pietre preziose. I ragazzi e le ragazze in costume tradizionale distribuiranno le arance benedette, sarà possibile visitare i musei e la collezione in oro de Gli Ori di Piana Lucito eccezionale espositori dei Gioielli della nostra Tradizione Orafa.
“È questa una delle feste più sentite per la nostra comunità – dichiara il Sindaco Rosario Petta “in quanto rappresenta a pieno la perfetta sintesi della nostra tradizione religiosa di rito Greco Bizantino, e riassume in sé enfasi, solennità e forte rispetto per le nostre liturgie e per la nostra peculiare cultura, densa di evocazioni, storia e origini che la rendono singolare e incomparabile”.