La problematica delle carenza di donatori di sangue, che investe anche il territorio di Taormina, ha spinto il Comune verso l’introduzione di una novità al passo con altri centri abitati italiani. Sarà possibile, infatti, da questo momento ottenere sgravi fiscali sulla Tari fino ad un massimo di cento euro per una donazione di sangue. Lo prevede un apposito regolamento comunale che è già stato approvato in Consiglio comunale ed al quale ora l’Amministrazione darà corso in termini attuativi.
Sono ammesse in questo quadro le donazioni di sangue ma anche altre tipologie: cordone ombelicale, organi tra viventi, tessuti e midollo osseo. Potranno ottenere gli sconti quanti hanno Isee non superiore a 20mila euro. La proposta non ha mancato di fare discutere e c’è chi ha messo in discussione l’opportunità di porre in essere questa iniziativa, sulla quale tuttavia la casa municipale ha evidenziato il valore etico e quanto possa essere importante una donazione per chi ha bisogno.
“Nel regolamento – come ha rimarcato il vicesindaco Giuseppe Sterrantino – si parla di un semplice contributo di solidarietà finalizzato a sensibilizzare alla donazione di sangue che nella fascia ionica è carente”. Il territorio del primo polo ionico, soprattutto nei mesi della bella stagione, vede moltiplicarsi e quindi crescere in termini esponenziali il numero di persone presenti in zona, con tantissimi turisti provenienti da ogni parte del mondo. Di conseguenza crescono spesso anche i casi di emergenze di carattere sanitario, per via dell’incremento demografico che caratterizza in particolare Taormina e Giardini Naxos ma anche gli altri centri dell’intero comprensorio, in una vasta area che afferisce poi sull’ospedale San Vincenzo. C’è bisogno di potenziare il numero delle donazioni, con semplice gesto di generosità che può diventare provvidenziale per il destino di chi si trova a vivere una situazione di emergenza.
“Il Comune di Geraci – ha spiegato il consigliere comunale di maggioranza e medico dell’ospedale di Taormina, dott. Salvatore Coppolino, promotore dell’iniziativa con questo regolamento -, un piccolo centro abitato sotto i 5 mila abitanti, con una percentuale dell’1,8% detiene il primato in Sicilia nel dare il proprio consenso alla donazione di sangue, ed ha raggiunto questo particolare primato perché la morte di una bambina di 11 anni per leucemia ha spinto tutta la comunità alla solidarietà, e ciò evidenzia l’importanza che può avere questo gesto. Nella nostra zona, invece, c’è un problema. Il regolamento intende incentivare la donazione di sangue, poiché da queste parti vi sono poche donazioni rispetto alle percentuali dell’andamento nazionale. Il regolamento cerca di inquadrare anche altri obiettivi, come la donazione dei tessuti e vi è quindi un nobile fine che è quello semplicemente di cercare di incentivare la donazione nella provincia di Messina, in un contesto che non emerge tra i donatori rispetto alle province siciliane. Ragusa, ad esempio, registra la percentuale più alta donatori”.
Anche il consigliere di maggioranza Gaetano Campisi ha rimarcato l’auspicio che “questa novità possa servire a salvare delle vite umane”. Non è mancato, come detto, un dibattito sulla questione con la contrarietà della minoranza sull’iniziativa ed in particolare le forti perplessità di un esponente dell’opposizione, il prof. Marcello Passalacqua, neurochirurgo al Policlinico di Messina, che ha dichiarato il suo disappunto ritenendo che “non si può premiare un tale gesto con delle agevolazioni tributarie, si devono invece trovare altri modi per sensibilizzare la gente (scuole, workshop, etc) e non può essere inteso ciò come una forma di baratto”.