Dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e Trasporti) arrivano 524 mila euro al Comune di Castelvetrano (Trapani) per continuare l’opera di abbattimento delle costruzioni abusive sul litorale di Triscina di Selinunte, dove le demolizioni del primo blocco di 85 case è iniziato nel 2017.
La somma contribuirà per il 50% all’importo necessario per demolire i restanti 27 immobili del primo blocco, che il Comune ha stimato in un milione 48.602 euro. Dal luglio 2020 i mezzi della Cogemat srl sono fermi e, fra qualche giorno, riprenderanno le demolizioni.
Sono 170 le case su cui gravano sentenze definitive e per abbatterne la metà nel 2017 ci hanno pensato i Commissari prefettizi arrivati in Comune dopo lo scioglimento per mafia, ottenendo un fondo di rotazione presso la Cassa depositi e prestiti di 3 milioni di euro, la gara d’appalto (per un importo di quasi 2 milioni di euro) e l’avvio dei lavori tra le proteste dei proprietari.
Già 50 immobili sono stati demoliti, ora però rimangono i casi più “difficili”, ossia quelli di alcuni cittadini che rivendicano il diritto all’abitazione perché proprietari di un’unica casa. Intanto il Comune ha già presentato il conto a chi è stata demolita la casa: i lavori, infatti, li ha pagati l’ente con i soldi del fondo di rotazione ma dovrà recuperarli dagli ex proprietari per restituirli alla Cassa depositi e prestiti. E nessuno, fino a questo momento, lo ha fatto.
La somma di mezzo milione di euro che ora il Comune riceverà dal Ministero delle infrastrutture servirà da “aiuto” per completare le demolizioni di ulteriori 27 immobili. Il 50% dell’importo sarà versato nelle casse comunali al momento dell’assegnazione del contributo. Il restante 50%, invece, a saldo sulla base della rendicontazione delle spese effettivamente sostenute e previa presentazione del certificato di ultimazione dei lavori e di regolare esecuzione.
“Completate le demolizioni sarà necessario per affrontare la questione paesaggistica a Triscina – ha detto il sindaco di Castelvetrano Enzo Alfano – dove ci ritroveremo ampi spazi vuoti. L’idea è quella di creare delle oasi verdi, di riqualificare l’intera località”.