Se la passione che brucia dentro si manifesta all’esterno, al cospetto degli altri, è di certo attraverso gli occhi e quelli di Giuditta Lelio, scomparsa all’età di 82 anni, resteranno a lungo nella memoria di coloro che, nei decenni, l’hanno ammirata.
Un altro tassello della storia della cultura palermitana, una donna che ha fatto una ragione di vita il suo “amore sconfinato per il teatro“.
Lungo e ricco il curriculum artistico: aveva lavorato in compagnie di prosa con Enrico Maria Salerno, Franco Enriquez, Andrea Camilleri, Guido Salvini, Giorgio Albertazzi, Mario Landi, Guglielmo Giannini, Ettore Giannini, Silverio Blasi, Aldo Trionfo, Luigi Squarzina.
Suoi anche testi teatrali, fra questi “L’Orlando Eroe“, che ha vinto il Premio Novità del Ministero Turismo e Spettacolo nel 1985.
Negli anni sessanta, assieme all’attrice Anna Lelio, in prima nazionale ha rappresentato a Roma e a Milano testi d’avanguardia di Genet, Adamov, Jonesco, Dunrematt, Max Frische, Tennessee Williams.
Scompare oggi Giuditta Lelio lasciando vuoto il posto di direttrice artistica dell’omonimo teatro che fino all’ultimo ha mantenuto, puntando alle nuove generazioni e alla continua promulgazione del teatro.
Discendente di una famiglia di artisti che operavano in Italia ed in Francia come attori ed autori già nel XVI secolo. Martedì scorso era morto anche suo figlio Alessandro, che lavorava in teatro come direttore amministrativo; forse l’ultimo grande dolore che l’attrice non ha potuto superare.
I funerali di Giuditta si svolgeranno domani alle ore 11 nella Parrocchia di Maria Santissima delle Grazie a Isola delle Femmine.