Aperto lo stato di agitazione alla Gesap. Una decisione presa al culmine di un’assemblea del personale, che ha posto domande precise sulle prospettive di sviluppo e sulle modalità di gestione dell’aeroporto Falcone Borsellino. “Le lavoratrici e i lavoratori di Gesap hanno chiesto chiarezza sul loro futuro e su quello della società, sulle prospettive di sviluppo dell’azienda, sul Piano industriale, sulle possibilità di crescita occupazionali e sulle aspettative professionali e di carriera“, dicono Fabio Lo Monaco Filt Cgil, Antonio Dei Bardi Fit Cisl, Katia Di Cristina Uil Trasporti e Domenico De Cosimo Ugl T.A. I sindacati, fortemente preoccupati, denunciano il mancato coinvolgimento dei lavoratori sulle scelte che riguardano l’aeroporto e, riferendosi al ventilato processo di privatizzazione, temono che la società, strategica non solo per l’aeroporto e l’indotto ma per il territorio, si trasformi in “un terreno di caccia” della politica.
Perciò lavoratrici e lavoratori, riuniti in assemblea, hanno dato mandato ai sindacati di indire iniziative di mobilitazione e protesta, per rappresentare in ogni sede utile le ragioni di un profondo malumore. Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasprti e Ufl Trasporto Aereo hanno pertanto già notificato in azienda e alle autorità lo stato di agitazione e l’avvio delle procedure di raffreddamento e conciliazione, riservandosi di valutare l’ipotesi di avviare una procedura di condotta antisindacale (ai sensi dell’art. 28 della Legge n. 300/70).
“Crediamo sia profondamente sbagliato non coinvolgere i rappresentanti dei lavoratori su scelte cruciali che riguardano il futuro della società di gestione dello scalo, ivi compresi i possibili processi di privatizzazione – continuano Lo Monaco, Dei Bardi, Di Cristina e De Cosimo – Stigmatizziamo l’inerzia o piuttosto gli interessi di bottega della politica, che rischiano di trasformare la Gesap in un terreno di caccia in e di determinare un processo di involuzione produttivo aziendale e di forte perdita di competitività, nel feroce contesto di concorrenza proprio del trasporto aereo nazionale ed internazionale”. Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Ugl T.A. auspicano pertanto “che si metta fine al balletto su dimissioni e candidature e che possa essere messo in campo un virtuoso processo di sviluppo e crescita industriale per Gesap”.