Una lettera aperta destinata alle istituzioni per sensibilizzare le stesse sulla recenti aggressioni a carico degli autisti Amat. Questo è quanto messo su bianco da Antonio Vitale, dipendente dell’azienda comunale e membro del Coordinamento Nazionale Cub Trasporti.
LA LETTERA
“Ci rivolgiamo a tutti i destinatari circa le molteplici aggressioni che operatori di esercizio e operatori della mobilità di Amat Palermo hanno subito in questo ultimo periodo. Non è accettabile che in una città civile la politica resti sorda al grido delle lavoratrici e dei lavoratori dell’azienda. Chiediamo al governo cittadino, informando le istituzioni in indirizzo, di intervenire con urgenza scongiurando un’altra aggressione”.
Un accorato appello, rivolto in primo luogo al sindaco di Palermo Leoluca Orlando. “Le lavoratrici e i lavoratori di Amat hanno chiesto più volte, anche al Prefetto, di intervenire per evitare ulteriori aggressioni da una particolare utenza. Ma nulla di fatto, restano muti e sordi le istituzioni, quando dovrebbero invece tutelare le lavoratrici e i lavoratori soprattutto in un momento così delicato e difficile da affrontare, dove tutti siamo chiamati a rispettare un decreto ministeriale per un’emergenza epidemiologica mondiale“.
“Le lavoratrici e i lavoratori stanno facendo i conti con un virus che non ha a che fare con il COVID-19 – sottolinea Vitale -.
Sono costantemente in pericolo, in preda ad alcuni cittadini che di rispetto delle norme non sanno nulla, scagliandosi contro donne lavoratrici indifese e uomini al lavoro che non possono difendersi. Intervenite anche con l’esercito”.
Ma non permettete che si consumi ancora un’altra aggressione a discapito di chi lavorando per un servizio di mobilità resti indifeso“.ù
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