La Procura di Agrigento, con il reggente Salvatore Vella e il pm Giulia Sbocchia, sta coordinando l’inchiesta sulla tragedia registratasi nella palestra della scuola “Guarino” di via Capitano Basile.
Sono state sentite più persone e, attraverso i carabinieri della tenenza di Favara, sono stati acquisiti incartamenti diversi, partendo dai certificati di sana costituzione e idoneità all’attività agonistica di Davide Licata: il dodicenne che è morto mentre stava giocando a basket. Certo, ma non ancora disposta, l’autopsia sulla salma del piccolo che verrà fatta comunque a brevissimo. Non ci sono ancora titoli di reato ipotizzati, né eventuali iscritti nel registro degli indagati. Questa è, del resto, la fase – delicatissima – dell’acquisizione di documentazione e testimonianze. Proprio per quanto riguarda l’audizione di “persone informate sui fatti”, i pm, anche domani, continueranno a sentire familiari, responsabili sportivi e, inevitabilmente, qualche medico.
A detta del suo coach, il ragazzo, la scorsa settimana, era stato male e non era andato per un po’ agli allenamenti.