“Time out” per Rosario Cintolo, ex presidente e delegato provinciale del Coni di Ragusa. L’ex Presidente del Coni è stato infatti raggiunto da un provvedimento disposto dal GIP, a conclusione di indagini sulla gestione dei contributi messi a disposizione della Scuola Regionale dello Sport nel periodo 2006-2012 dalla Regione Siciliana. Cintolo si trova agli arresti domiciliari con l’accusa di peculato, insieme a un altro indagato. La Guardia di Finanza – che ha passato al setaccio i contributi erogati dalla Regione Siciliana in favore del CONI di Ragusa – sta eseguendo un sequestro di beni per un valore di 600 mila euro.
A dare l’allarme, facendo partire le indagini, sarebbe stato il responsabile dell’Ufficio Vigilanza del CONI nazionale, presentando un esposto-denuncia, segnalando la presenza di alcune anomalie contabili sulle rendicontazioni che il Comitato Provinciale di Ragusa inviava periodicamente al nazionale.
Agli indagati viene contestata anche l’accensione di un conto corrente “ombra”, non autorizzato e non conosciuto dal CONI Nazionale, nel quale convogliavano i finanziamenti regionali.
“Una gestione personale e disinvolta degli indagati – sostengono le Fiamme gialle – che, attraverso prelievi fatti sia con assegni che per contanti, svuotavano sistematicamente il conto corrente creato ad hoc, utilizzando i fondi pubblici da destinare alle attivita’ sportive per fatti privati e per l’acquisto di auto, imbarcazioni e altro”.
Gli investigatori hanno anche scoperto “una doppia rendicontazione dei costi”, una inviata al Comitato Nazionale di Roma, l’altra trasmessa all’assessorato regionale.