Il “Mese della Cultura” si accinge alle battute finali. Sarà un’ultima settimana ricca di curiosità, arte e conoscenza quella che andrà in scena ad Acireale fino a lunedì 31 marzo. Tra gli appuntamenti più attesi all’interno del vasto programma la presentazione del secondo numero della Rivista edita dalla Biennale di Venezia, la più importante fondazione culturale in Italia e fra le più rilevanti al mondo.

Domani, martedì 25 marzo, infatti, Pietrangelo Buttafuoco, dallo scorso anno presidente della Biennale di Venezia e uno dei più vivaci intellettuali italiani, scrittore e giornalista, voce fuori dal coro e pensiero critico spesso originale e dissonante, lancerà “La forma del caos / The Shape of Chaos”. Un’occasione a tutto tondo anche per dialogare sul presente politico e sociale del nostro Paese. Il nuovo numero della Rivista è dedicato interamente al tema dell’archivio, inteso come la speranza o l’illusione dell’uomo di fare ordine e dare forma al caos, generando conoscenza.

“Il Mese della Cultura è un contenitore di eventi che ha l’obiettivo di stimolare il confronto ed il dibattito pubblico su vari temi ed argomenti. Acireale si propone come modello di riferimento regionale“. Ha dichiarato il deputato regionale di Forza Italia all’Ars Nicola D’Agostino e ha sottolineato come l’obiettivo sia quello di “valorizzare la proposta culturale interna, ma si apprezzano anche autorevoli voci che portano esperienze internazionali. È il caso di Antonio Catania, Paolo Valentino, Paolo Mieli, Don Matteo Zuppi, Renato Schifani, Antonio Predti, Tony Capuozzo, Elisabetta Villaggio, Alessandra Battaglia, Claudio Fava, David Coco, Paolo Crepet. Martedì 25 – ha concluso – avremo Pietrangelo Buttafuoco, scrittore, giornalista, intellettuale fra i più lucidi in Italia, oggi presidente della Biennale di Venezia, credo l’istituzione culturale più prestigiosa in Italia“.
I contributi del nuovo numero 1/25 sono di Adonis, Matteo Al Kalak, Eleonora Barbieri, William Basinski, Cesare Bisantis, Boris Behncke, Sue Black, Irene Boyer, Silvia Calandrelli, Edoardo Camurri, Mircea Cărtărescu, Maud Ceriotti Giaccari, Roberto Cicutto, Giuseppe Conte, Maria Cristiana Costanzo, Pablo Delano, Okwui Enwezor, Marta Franceschini, Alessandra Iadicicco, Gianfranco Linzi, Luigi Mascheroni, Giulio Maira, Alberto Manguel, Pablo Maurette, Damiano Michieletto, Paolo Nori, Federico Pontiggia, Mariagrazia Pontorno, Carlo Ratti, Amerigo Restucci, Bruno Ruffilli, Debora Rossi, Wang Shu e Lu Wenyu, Gian Antonio Stella. La copertina è illustrata con un’immagine fotografica di Archèus. Labirinto Mozart, un’installazione immersiva di Ophicina e Damiano Michieletto. Il numero è illustrato con le fotografie provenienti dall’Archivio della Biennale, dall’Archivio Luciano e Maud Giaccari, Bergman Center Foundation, Getty Images, Warburg Institute. Sono presenti, inoltre, le fotografie di Iwan Baan, Giacomo Bianco, Antonio Biasucci, Frankie Casillo, Giacomo Doni, Thierry Du Bois, Charles Fréger, Mary Gelman, Roberto Marossi, Domingo Milella, Alessandro Scotti, Giovanna Silva, Dayanita Sing, Gerald Ulmann.
La Rivista torna dopo 53 anni in versione cartacea e a cadenza trimestrale, con l’intento di far dialogare le discipline proprie della Biennale di Venezia, arte, architettura, cinema, danza, musica, teatro, ma anche moda, scienza, poesia, letteratura, antropologia. L’imperdibile appuntamento, dunque, avrà luogo alle ore 18:00, presso la Sala C. Cosentini della Biblioteca Zelantea, via Marchese di Sangiuliano 17. L’incontro prevede la presentazione del progetto della Rivista da parte di Debora Rossi, responsabile dell’archivio storico della Biennale e direttore editoriale della Rivista, e gli interventi di Pietrangelo Buttafuoco e Nicola D’Agostino. Con i saluti di Roberto Barbagallo e Enzo Di Mauro, rispettivamente sindaco e assessore alle Attività Culturali di Acireale.
La Biennale di Venezia rappresenta, dunque, una delle sorprese più importanti del “Mese della Cultura”, che fa parte del programma annuale Acireale E2025 ed è organizzato dalla città di Acireale, in collaborazione con la Diocesi di Acireale, l’Accademia dei Dafnici e degli Zelanti, la Fondazione Bellini, la Pro Loco e tante associazioni culturali e con il sostegno della Regione Siciliana.