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Al Teatro Libero il festival “Presente Futuro 2017”, anteprime e artisti internazionali per la dodicesima edizione

mercoledì 3 Maggio 2017

Dal 23 al 27 maggio prossimi il palco del teatro Libero di Palermo (salita Partanna, 4) ospiterà la dodicesima edizione della rassegna Presente Futuro 2017 che, da quest’anno, si trasforma in giovane festival internazionale e premio delle arti performative.

Puntando l’attenzione ai percorsi artistici che si collocano tra i molteplici linguaggi della scena, il festival presenterà al pubblico due prime nazionali fuori concorso e dodici corti.

Gli artisti coinvolti provengono da diverse nazioni quali Francia, Spagna, Svizzera, Cipro e Tunisia.
Il progetto vincitore, oltre ad premio economico, usufruirà di una settimana di residenza di creazione presso il teatro Libero e potrà partecipare, con la versione short del progetto, al “Be Festival di Birmingham” il prossimo luglio.
Martedì 23 maggio, alle ore 21,15, aprirà la selezione lo spettacolo fuori concorso, “El Agitator Vortex”, della Compagnia spagnola Cris Blanco di Barcelona.

Realizzato con la collaborazione e il sostegno dell’ Instituto Cervantes di Palermo, esso indaga il linguaggio del cinema attraverso il teatro e il linguaggio del teatro attraverso il cinema.
Il 24 maggio andrà in scena “Sur le pas de ta porte”, della compagnia franco-tunisina Selim Ben Safia, un lavoro incentrato sul tema del coraggio, sul concetto di casa, e sul tema del confine.

Da giovedì a sabato il concorso a partire dalle ore 20.
Ad aprire la serata sarà “Un po’di più” di Lorenzo Covello e Zoé Bérnabeu, progetto che analizza le diverse declinazioni dell’amore nella vita; seguirà “2001: Odissea sulla Terra”, di Gianni Spezzano della compagnia Cerbero Teatro di Latina che indaga l’Italia degli ultimi vent’anni.

Subito dopo ci sarà la performance partecipativa “M2” di Dynamis, prodotto con il Teatro Vascello di Roma, che coinvolge il pubblico attraverso un gioco sul concetto di confine, e “The more you dance the more you get”, performance di Evie Demetriou, coreografa e performer di Cipro il cui lavoro mette al centro il corpo e il suo essere merce di scambio e di sfruttamento anche sessuale.

Venerdì 26 maggio vedrà sulla scena, in ordine di rappresentazione, “Girl is a gun” di Nina Negri e Isadora Pei del Collettivo AjaRiot e Kolektiva Esperanto di Torino, un viaggio nel mondo del sex-workersM; “Retiro” di Lucia Guarino, compagnia Simona Bertozzi, che riflette sullo spazio privato, pubblico, e il diaframma tra pubblico e privato.

Seguirà “BLACK FRIDAY – la felicità a 9.99 €” ideato e interpretato da Daniele Pennati e prodotto da ZerocommaZeroUno di Monza.

La serata si concluderà con il progetto della compagnia di Marsiglia MEEARI, “Boussole”, di Léa Canu Ginoux; nato da una collaborazione con Giovanna Velardi, lo spettacolo presenta un lavoro transdisciplinare di creazione e di ricerca che, attraverso tre partiture coreografiche e sonore, riunisce pratiche artistiche, azioni pedagogiche e cittadine.
L’ultimo giorno del festival ospiterà: “Lolita” di Silvia Battagli, produzione Biancateatro di Torino in coproduzione con l’Odin Theatre, personale indagine sul tema dell’età/identità e sullo sfasamento tra tempo interiore ed età biologica.

Subito dopo “Dove cielo tocca mare – storia di un sogno senza confini”, di Beppe Gromi della compagnia Fabula Rasa, e Black Fabula, racconto di immagini e movimento, paesaggi sonori e simboli sulle migrazioni di questi ultimi anni.

A seguire “Morning sun” della compagnia svizzera di Perrine Valli, che propone un lavoro in duo con Marthe Krummenacher sul tema del desiderio, ispirati dai dipinti di Edward Hopper.

Chiuderà il festival “SIN”, coreografia di Mario Coccetti, Compagnia Progetto S, che pone in relazione due perfetti sconosciuti incontratisi per caso che, nell’arco di una notte, sperimentano le possibili declinazioni di un legame, nell’incedere ritmico del tango.

La commissione internazionale che decreterà il vincitore è composta da: Guido Di Palma, professore dell’Università La Sapienza di Roma; Daniela Cecchini, critico di danza del Giornale di Sicilia; Nicola Fano, Critico teatrale; Atxarte Lopez de Munain, programer del Be Festival; Beno Mazzone, direttore del Teatro Libero; Jean-Pierre Sag, professore della Sorbonne di Parigi; Guido Valdini, critico de La Repubblica e Toméo Verges, coreografo.

Il Festival si avvale della collaborazione dell’ERSU, di “Io Studio”, dell’Instituto Cervantes di Palermo, del “Be Festival” di Birmingham; oltre al sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Sul sito www.teatroliberopalermo.com tutte le informazioni su costi e abbonamenti.

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