“Giulio Tantillo con il sorriso a 32 denti insieme al sindaco Orlando nell’acchianata sul tram per il viaggio inaugurale, Giulio Tantillo che con la sua presenza assicura il numero legale per far votare la ZTL, Giulio Tantillo che vota Salvatore Orlando come presidente del Consiglio Comunale: tre indizi che fanno una prova, Giulio Tantillo è il campione delle larghe intese. Altro che fantasia, questa è la triste realtà”.
Lo afferma Sabrina Figuccia, consigliere comunale dell’Udc di Palermo, che prosegue: “Da almeno 6 anni a questa parte, l’opposizione dell’attuale vicepresidente dell’assemblea di Sala delle Lapidi – carica guarda caso arrivata subito dopo l’elezione a presidente di Orlando – non è mai apparsa veramente tale, ma il suo operato, almeno in Consiglio, è stato spesso caratterizzato da subdole manovre tra Forza Italia, di cui è pure capogruppo, e l’amministrazione Orlando.
E proprio quest’andazzo è stata una delle cause che mi hanno visto, sia pure con molta sofferenza, lasciare il partito di Berlusconi, probabilmente vittima inconsapevole di quello che succede a Palermo e in Sicilia, dove ormai il partito azzurro si è ridotto ai minimi termini, lontano anni luce dai fasti di un passato non troppo remoto”.