Era stato il sindaco Basile nei giorni scorsi a chiedere un tavolo in prefettura per affrontare le criticità scaturite da una situazione dell’erogazione idrica ai limiti dell’allarme alla vigilia dell’estate (QUI). La provincia di Messina è stata inserita dal governo regionale tra quelle a rischio e mentre da domani scatta il quarto distacco programmato (QUI) per consentire lavori all’acquedotto di Fiumefreddo, amministrazione e Amam guardano avanti. Per il quarto anno consecutivo l’indice di piovosità è sceso al di sotto della media storica, andando di pari passo con picchi di elevate temperature. A questo dato occorre aggiungere la quantità di perdite dovute ad una rete vetusta e colabrodo. Ecco perché l’estate 2024 fa paura ma Basile invita a non allarmarsi e l’Amam sta intervenendo su tutti i fronti, compresi quelli della ricerca di nuove fonti di approvvigionamento. L’obiettivo di arrivare all’erogazione h24 nel 2026 è arduo, ma l’importante è non fermarsi.
Da lunedì 18 marzo inizieranno i lavori finanziati per oltre 21 milioni di euro dal Pnrr con l’obiettivo di ridurre le perdite d’acqua lungo i 150 km di rete cittadina. Attualmente la perdità supera il 53% e si punta a scendere al 35%. Il piano Amam e Comune prevede interventi in tre ambiti: recupero delle perdite, ricerca di nuove fonti e miglioramento della rete.
Da lunedì si lavorerà suddividendo i cantieri per zone, in modo da non creare disagi a tutta la città (come avviene con i distacchi di 24 ore un giorno al mese per gli interventi all’acquedotto a Fiumefreddo) con l’obiettivo di sostituire le tubature cittadine.
Le opere alla rete consentiranno sia di limitare le perdite di acqua che di rivedere il catasto delle utenze che peraltro negli anni scorsi ha fatto emergere un elevato numero di furbetti, grandi condomini compresi. Sarà infatti rinnovato il parco contatori e concluso il censimento delle utenze.
Si procederà quindi con micro cantieri e fino al 2026 sarà possibile analizzare in tempo reale la condotta ed intervenire. I contatori intelligenti consentiranno anche una migliore qualità dei controlli e quindi la possibilità di recuperare acqua.
“Nessuno sta facendo interventi come noi-ha spiegato Basile- Lunedì mattina partiamo con i lavori del Pnrr si partirà col cantiere da 21 milioni, con 150 km di terziaria da Gazzi all’Annunziata che saranno sostituiti. Si finirà entro marzo 2026. Individueremo delle zone che comunicheremo via via, l’idea è di partire dal quartiere Lombardo o dal quartiere Americano. Saranno Micro-cantieri che genereranno disagi limitati a piccole aree”.