Un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere se intende intervenire per rafforzare la tutela degli ecosistemi marini non protetti nell’ambito della rete Natura 2000. A depositarla è stato oggi l’eurodeputato siciliano Ignazio Corrao (M5S) in riferimento al caso della distruzione della duna sulla spiaggia di Maddalusa, nell’area di San Leone, a 5 chilometri da Agrigento.
“Le immagini della ruspa in azione su quella spiaggia – dice Corrao – fanno male agli occhi e ovviamente all’ecosistema. Se il Comune di Agrigento avesse voluto rimuovere i rifiuti avrebbe potuto utilizzare ben altri strumenti anziché spianare la sabbia con le ruspe, sotterrando peraltro parte dei rifiuti. Chiediamo all’ Europa di verificare una possibile violazione su un sito protetto. E poiché anche la Regione ha le sue responsabilità, il presidente Musumeci dica cosa vuol fare con il piano sull’erosione costiera“.
Pur avendo una grande importanza naturalistica in quanto territorio di nidificazione di uccelli e tartarughe, quelle agrigentine sono considerate dune costiere minori e non sono inserite nello schema di protezione Natura 2000. Abbatterle significa comunque esporre la linea di costa all’azione erosiva delle maree. Necessario quindi un sistema di protezione più efficace per proteggere anche queste.
“A cominciare – sottolinea Corrao – “dalla raccolta della spazzatura a mano e il divieto di utilizzare ruspe“. Nonostante i fondi per il contrasto all’erosione costiera e la direttiva Habitat, in Sicilia le istituzioni regionali permettono pratiche distruttive sulla costa, come avvenuto recentemente anche nel sito Natura 2000 ITA040003 con la costruzione di due ristoranti nel Comune di Montallegro o presso la spiaggia di Eraclea Minoa”.
“Per queste ragioni – conclude l’eurodeputato – ho chiesto alla Commissione Europea se è a conoscenza del fenomeno di abbattimento delle dune costiere in Sicilia, come intende intervenire per rafforzare la tutela delle dune non protette dalla rete Natura 2000 e se intende fornire supporto per progettazione, monitoraggio e controllo per la tutela e ripristino delle dune costiere, anche quelle non incluse tra i siti di protezione speciale dell’Unione europea”.
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