Quando è stato scrutinato circa il 20 % delle sezioni a Canicattì (Agrigento) è in testa il candidato Vincenzo Corbo appoggiato da liste civiche – è stato sindaco 2 volte – seguito dall’uscente Ettore Di Ventura che è iscritto al Pd ma che non ha una lista del partito che lo appoggia mentre tra i simboli a supporto ha quello di Forza Italia. Subito dopo, ma è un testa a testa con Di ventura, il candidato sindaco di Fratelli d’Italia Cesare Sciabarrà.
A Mistretta (Messina) va verso la vittoria il candidato sindaco Sebastiano Sanzarello che, con lo spoglio non ancora completato, sarebbe al 71% dei voti. Tre giorni fa il presidente della commissione antimafia Nicola Morra lo aveva definito “impresentabile” perchè accusato di concussione perchè avrebbe percepito tangenti della sanità. “Io non sono impresentabile e potevo candidarmi” aveva ribattuto il candidato che è stato condannato in primo grado a 4 anni ma in appello nel 2018 il reato è stato prescritto. Rimane aperto un altro troncone del processo. “Nel mio casellario giudiziario, che ho avuto neanche una settimana fa – ha detto Sanzarello – non risulta nulla”.
Ad Alcamo (Trapani) è in vantaggio il sindaco uscente del Movimento 5 Stelle Domenico Surdi con il 45% dei consensi quando è stato superato lo scrutinio del 39% dei voti nelle varie sezioni. A distanza c’è l’imprenditore Massimo Cassarà, sostenuto da 8 liste di centrodestra, tra cui lega e Fi, che si attesta al 33,5% delle preferenze; a seguire Giusy Bosco con il 15%, sostenuta da Pd, Udc e Sicilia Futura, e Alessandro Fundarò di Fratelli d’Italia al 6%.
E’ davanti a tutti, con 12 sezioni su 31 scrutinate, poco più di un terzo, con quasi il 54% delle preferenze il candidato sindaco di Giarre appoggiato da sei liste civiche: Leonardo ‘Leo’ Cantarella. Distanziati, secondo i dati del sito del Comune, gli altri candidati: Leonardo ‘Leo’ Patanè, appoggiato da 5 liste civiche e da Fi, che è al 22,7%; Patrizia Lionti, sostenuta da una lista civica, all’8,9%; il sindaco uscente, Angelo D’Anna, al 7,3%. Il candidato Elia Torrisi, sostenuto da una lista civica, ma appoggiato anche dal M5s, con il presidente del Movimento, Giuseppe Conte, che lo ha sostenuto in campagna elettorale ha, al momento, il 7,3% delle preferenze.
Il candidato del Pd e del Movimento 5 stelle a sindaco di Caltagirone, Fabio Roccuzzo, è avanti, con oltre il 54%, dopo lo scrutinio di oltre il 20% delle 41 sezioni allestite. I consensi maggiori, al momento, gli sono arrivati dai seggi del centro storico della città di don Luigi Sturzo. Il candidato del centrodestra, Sergio Gruttadauria, vice del sindaco uscente, Gino Ioppolo, che non si è ricandidato, ha oltre il 40% delle preferenze. Sono oltre il 2% ciascuno gli altri due candidati a sindaco: Giusy Aliotta e Roberto Gravina.
A Porto Empedocle (Agrigento) quando sono state scrutinate oltre il 40% delle schede è in testa il candidato Calogero Martello con 1.235 voti, sostenuto da Noi per la città, Progetto Comune e Forza Italia, seguito da Salvo Iacono con 1.212 voti sostenuto dal Sviluppo per Porto Empedocle, Liberi e Capaci e Isola Empedoclina. Poi Rino Lattuca con 1.032 voti sostenuto dalle liste Fratelli d’Italia, Lattuca sindaco, SiAMo Vigata e Udc. Il sindaco uscente del M5s, Ida Carmina è dietro.
A Favara quanto sono state scrutinate il 55 % di schede in testa c’è Antonio Palumbo con 4.367 voti (38,23%), sostenuto dalle liste Favara per i Beni Comuni, L’Altra Favara e Partito Democraticoseguito da Salvatore Montaperto con 3.842 voti (33,63%), sostenuto da sostenuto da #DiventeràBellissima, Fratelli d’Italia, Udc, Facciamo Squadra con Montaperto sindaco, Montaperto per Favara, Vivi Favara e Fab.Aria nuova: Segue Giuseppe Infurna con 3.214 voti (28,14%) sostenuto da Azzurri per Favara, Lega, Onda & Cambiare passo, Democrazia cristiana, Forza Italia.