“Il sindaco Orlando sbaglia a criminalizzare i palermitani alle prese con la pandemia definendoli incoscienti, quando invece nella stragrande maggioranza dei casi dimostrano senso di responsabilità. E la vera strage di cui parla il primo cittadino di Palermo sono le chiusure insensate, a partire dal coprifuoco alle 22. Per ripartire in sicurezza servono più regole e meno divieti”.
Lo dice Alessandro Anello, consigliere comunale della Lega e vice presidente della commissione attività produttive, commentando il videomessaggio shock diffuso dal sindaco di Palermo.
“A Palermo – continua Anello – ci sono migliaia di imprenditori e commercianti, ma non solo, che non riescono più ad arrivare a fine mese. Gli episodi di imprudenza sono da condannare, ma è controproducente colpevolizzare i cittadini con messaggi dal sapore dispregiativo, trattandoli come se fossero bambini irresponsabili. Perché usare certi toni? È una questione politica, non solo sanitaria. Il messaggio non deve essere “non uscire”, ma “esci senza danneggiare nessuno”. Il sindaco di Palermo metta in campo le azioni necessarie per consentire le riaperture delle attività in sicurezza – conclude Anello – e la smetta di mettere all’indice i cittadini che non vogliono certamente morire di Covid ma neanche di fame”.
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