Il centro di Palermo è pulito come uno specchio. A Mondello la differenziata sta facendo numeri importanti. Ma il servizio di raccolta rifiuti continua a fare fatica in periferia. Anno nuovo ma soliti problemi in casa Rap. La società Partecipata di Giuseppe Todaro, complice la ben nota carenza di personale e i problemi dettati dal periodo festivo, palesa le stesse ed identiche difficoltà degli anni precedenti. All’alba di un piano di risanamento che dovrà compensare i quasi 10 milioni di euro di perdita del bilancio 2023, l’azienda è chiamata ad una riorganizzazione complessiva, in modo da tornare ad essere efficiente e funzionale. Fatto su cui il sindaco Roberto Lagalla ha chiesto più volte una svolta, ad oggi arrivata solo in parte.
Borgo Nuovo, auto fatte a pezzi lasciate in strada
I maggiori problemi, come sopra ricordato, ci sono soprattutto in periferia. Luoghi nei quali subentra anche un secondo tema che verte più sull’ordine pubblico, ovvero il mancato controllo del territorio. Facendosi un giro del peripleo della città, sui marciapiedi del capoluogo siciliano si trova di tutto. Anche ciò che, almeno in teoria, dovrebbe stare al massimo in uno sfasciacarrozze. Esempio scolastico di questo ragionamento è quanto mostrano le immagine raccolte in via Comiso, arteria stradale periferica del quartiere di Borgo Nuovo. Qui gli incivili hanno lasciato di tutto. Perfino diverse carcasse di auto, con ogni probabilità rubate. A spiccare è soprattutto quello che sembra lo scheletro di una Fiat Panda, accartocciato, fatto a pezzi e lasciato sul ciglio della strada.
Certamente il ritiro di quelli che in effetti sono rifiuti speciali non spetta a Rap. Discorso ben diverso, invece, è quello relativo alle centinaia di sacchetti di spazzatura sparsi per il quartiere. Come è noto, l’area della V Circoscrizione non è ancora coperta da servizi quali possono essere la raccolta di prossimità o il porta a porta. Fatto simile a quanto avviene in altre zone periferiche, come l’area Sud della città. Una situazione che, sommata al mancato controllo del territorio, crea fenomeni di degrado fra le strade del quartiere. Insomma, il 2025 si apre come si è chiuso il 2024: fra i problemi.