E’ stata approvata stamattina dal Senato in via definitiva la legge sui testimoni di giustizia. Una legge nata per colmare il vuoto normativo che ha costretto, negli ultimi 20 anni, le 180 persone che hanno deciso di testimoniare contro le mafie a vivere in una situazione di precarietà, sia dal punto di vista della sicurezza personale e familiare che esistenziale. Oggi i testimoni in Italia sono 78, la maggior parte dei quali, una quarantina circa, sono siciliani.
Per il relatore del disegno di legge, il senatore del Pd Giuseppe Lumia, si tratta di “una legge tanto attesa, voluta e necessaria. Troppa sofferenza, diversi errori, molte lacerazioni abbiamo conosciuto in questi anni di esperienza intorno ai testimoni e ai loro figli. Si e’ finalmente superato il peccato originale: i testimoni non sono una costola dei collaboratori di Giustizia ma un’altra realta’ che ha bisogno di una normativa diversa e sistemica. Non sembra vero ma adesso potranno rimanere, naturalmente quando e’ possibile, nella localita’ dove vivono e hanno testimoniato”.
“Potranno avere piu’ garanzie nel loro inserimento lavorativo e sociale – ha aggiunto – e potranno avere una sicurezza adeguata e una tutela allargata anche ai propri familiari. Con l’approvazione di questa legge alle mafie arriva un altro bel colpo su un terreno dove i boss regnano sovrani attraverso l’omerta’ e il terrore e la violenza. L’associazione dei Testimoni ha avuto finalmente ascolto e cittadinanza. Il lavoro prezioso della Commissione Antimafia e l’approvazione unanime di Camera e Senato ci consegnano una svolta condivisa e unitaria. Dopo la legge di riforma del Codice Antimafia e altre 23 buone leggi che incidono positivamente nella lotta alle mafie oltre ad essere soddisfatti bisogna adesso curare la buona e coerente applicazione”.
Soddisfazione è stata espressa dall’Associazione nazionale testimoni di giustizia. “L’approvazione in legge dello Stato del disegno di legge di riforma dell’attuale programma di protezione sui testimoni di giustizia è un risultato di carattere eccezionale destinato a fare la differenza nel sostegno a coloro che, da onesti cittadini, hanno testimoniato nei processi contro le mafie”, ha detto il presidente Ignazio Cutrò.
“Una legge, questa – continua Cutrò – che abbiamo promosso e sostenuto sin dai suoi primi passi in Commissione Parlamentare Antimafia. Dedichiamo questa vittoria alle nostre famiglie che con coraggio e speranza non hanno ceduto alla disperazione nonostante le nostre vite siano state sconvolte in questi anni dalla prepotenza mafiosa certamente ma, anche a causa di una gestione non sempre efficace ed efficiente del programma di protezione e da una pessima arbitrarietà discrezionale del Ministero degli interni incapace persino di rispettare e riconoscere ai testimoni di giustizia pieni diritti di cittadinanza”.
“Oggi questa legge – conclude – rappresenta certamente una vittoria dei testimoni di giustizia e, più in generale, una vittoria di tutti coloro che si sono messi in gioco per raggiungere questo fondamentale traguardo. Una legge, questa, che sotto il profilo etico giuridico e sociale rappresenta un validissimo strumento di contrasto alle mafie“.