Al termine di una seduta durata quasi sette ore, con 30 voti a favore e 22 contrari l’Ars ha approvato il ddl Urbanistica che contiene anche norme sull’edilizia.
“Il recepimento della legge “salva casa” era un atto dovuto“. Così hanno commentato il via libera alla norma Marianna Caronia, capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana e i deputati Luca Sammartino, Vincenzo Figuccia, Salvo Geraci, Pippo Laccoto e l’assessore Mimmo Turano. “La Sicilia non poteva rimanere fuori dai benefici previsti dalla legge voluta da Matteo Salvini. Ovviamente, come é noto, non si tratta di un condono perché le norme intervengono solo nelle casistiche di minore gravità. Con questa norma di recepimento si salvano le case di tanti siciliani e si fa chiarezza rispetto a normative rigide e frammentate che talvolta ostacolano la commerciabilità degli immobili e precludono l’accesso a mutui, sovvenzioni e contributi. Siamo soddisfatti che anche in Sicilia si considerino le tolleranze costruttive potendole asseverare con l’ausilio di un tecnico abilitato. Infine si fissano i termini per il permesso in sanatoria in 45 giorni e in 30 giorni per la segnalazione certificata di inizio attività“.
Anche il presidente dei deputati di Forza Italia all’Ars, Stefano Pellegrino, ha esprime il suo apprezzamento per l’approvazione della nuova legge in materia urbanistica: “Questo risultato legislativo rappresenta un punto di equilibrio ottimale tra le esigenze di tutto il territorio, la razionalizzazione urbanistica, la tutela dei diritti dei cittadini e la valorizzazione del nostro patrimonio. È una normativa che guarda al futuro, dando una chiara indicazione per una lungimirante attuazione del Green deal Europeo – aggiunge Pellegrino – Con questa legge, cui abbiamo contribuito e per il cui percorso ringraziamo il lavoro dell’assessore Savarino e del governo regionale, confermiamo la nostra posizione chiara, rispetto ad un certo ambientalismo che vorrebbero del tutto bloccare lo sviluppo dell’economia e dei territori – conclude – Crediamo fermamente che sia possibile coniugare la protezione dell’ambiente con il progresso economico, senza penalizzare le opportunità di crescita e benessere per i nostri cittadini“.
“Fortunatamente è passata la linea del PD – ha commentato il vice-presidente del gruppo parlamentare PD Mario Giambona – e che io stesso avevo rappresentato nella conferenza dei capigruppo. Siamo riusciti a far stralciare i controversi articoli 1, 8 e 14. In particolare l’articolo 8 prevedeva la possibilità di ampliare la cubatura del 30% per gli edifici demoliti e ricostruiti e, inoltre, non si potranno sanare gli immobili abusivi sequestrati alla mafia“.
“Con i nostri emendamenti al ddl urbanistica abbiamo messo delle toppe provvidenziali già a partire dall’articolo uno che, com’era stato strutturato inizialmente, minava i cardini fondamentali della legge urbanistica che deve puntare all’azzeramento del consumo del suolo, se non vogliamo assistere ad una solidarietà ipocrita davanti ai danni che i siciliani subiscono ad ogni alluvione“. Ha affermato invece la deputata M5s all’Ars Cristina Ciminnisi, componente della commissione Ambiente dell’Ars. “Non bisogna essere scienziati per capire – continua Ciminnisi – che la vulnerabilità del nostro territorio è il frutto anche di politiche scellerate di consumo irresponsabile del suolo, in cui la cementificazione ha fatto la parte del leone. È ora di invertire la rotta. Siamo soddisfatti anche per aver bloccato con un nostro emendamento la sanatoria della casa al mare abusiva confiscata ai mafiosi. Diversamente si sarebbe creato un pericoloso precedente e lanciato un pericolosissimo messaggio alla cittadinanza che non potevamo permetterci, come se alla mafia fosse consentito di fare scempio delle nostre coste. Grande la soddisfazione per aver fatto saltare l’articolo 8, una norma vergognosa che rischiava di regalare ai palazzinari la possibilità di avviare delle vere e proprie speculazioni edilizie all’interno dei nostri centri urbani, sganciando l’incremento volumetrico del 30 per cento persino dagli obiettivi di rigenerazione urbana. Nessuna credibilità per un governo che si batte il petto davanti ad ogni sciagura climatica che piega la Sicilia, ma puntualmente le prova tutte, nel perfetto stile di un centrodestra scellerato e irresponsabile, anche nei confronti delle future generazioni“.