Archiviata l’inchiesta per mafia e riciclaggio nei confronti dell’imprenditore Andrea Bulgarella. Per il gip di Firenze Alessandro Moneti, infatti, non si è verificato nessun investimento illecito e, accogliendo la richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, ha disposto l’archiviazione dell’indagine ed eliminato ogni aggravante relativa al metodo ed alla finalità mafiosa.
Si tratta dell’epilogo di una vicenda cominciata nell’ottobre del 2015, quando Andrea Bulgarella, insieme ai suoi collaboratori, fu raggiunto da un provvedimento di sequestro di alcuni documenti da parte della Dda di Firenze. La procura, sulla base delle indagini delegate ai Ros, sospettava che tutta l’attività imprenditoriale di Bulgarella, ad oggi uno dei principali imprenditori in Italia nel settore dell’edilizia, avesse all’origine il riciclaggio di denaro di provenienza mafiosa.
“Sul punto specifico – afferma il difensore di Bulgarella, Nino Caleca, che si è avvalso della collaborazione di Vincenzo Maria Giacona – il provvedimento del gip è nettissimo, poiché si legge che ‘non ci sono prove che attestino flussi di denaro o altre utilità di provenienza illecita reimmesse in attività economiche del Bulgarella’ “. Quest’ultimo commenta a caldo: “Ho rischiato di vedere distrutta la mia vita imprenditoriale, ma sono riuscito a resistere”.
Rimangono in piedi contestazioni minori, sui rapporti con alcuni istituti di credito, sulle quali dovrà pronunciarsi la Procura della Repubblica ordinaria competente per territorio.
“In questo momento – aggiunge Bulgarella – voglio ringraziare i legali che mi hanno assistito e tutti i miei collaboratori che mi sono stati sempre vicini. Il mio pensiero va a tutti gli imprenditori siciliani, onesti e corretti come me, schiacciati da accuse false, da abili manipolatori, da inchieste montate ad arte. Io ho avuto il coraggio di contrattaccare anche per tutti loro”.