Un imprenditore di Gela di 69 anni è finito in manette questa mattina. L’accusa per Emanuele Catania, che opera nel settore ittico. è di associazione mafiosa. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip del Tribunale di Caltanissetta, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia nissena.
Parallelamente a questa operazione, i finanzieri del Gico di Roma e gli agenti della Squadra mobile di Caltanissetta hanno effettuato il sequestro preventivo di una ditta individuale e di tre società di capitali, tutte con sede a Gela, per un valore complessivo di circa 7 milioni di euro.
Al centro delle indagini il commercio di prodotti ittici nel Mediterraneo, tra i business principali del clan gelese dei Rinzivillo.
Il 4 ottobre scorso erano state arrestate 36 persone per associazione di stampo mafioso, per diversi episodi di estorsione e detenzione illegale di armi, riciclaggio e reimpiego di proventi illeciti, intestazione fittizia di società e traffici di droga.
L’operazione aveva fatto luce sugli interessi criminali e imprenditoriali riconducibili al clan Rinzivillo con un rilevante import-export di pesce tra la Sicilia, il Marocco, il Lazio e la Germania, un vero e proprio monopolio, grazie anche alla collaborazione avviata con l’esponente della mafia palermitana Francesco Guttadauro, già condannato per associazione mafiosa.