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Ok alla manovra in commissione Bilancio, maggioranza in frantumi

giovedì 6 Aprile 2017
Ars

Stop alla fusione di Anas e Cas, ok alla liquidazione di Riscossione Sicilia, l’alterego di Equitalia nell’isola e chiusura dell’agenzia per la rappresentanza negoziale nel pubblico impiego (Aran) Sicilia. Sono alcune delle norme approvate dalla commissione Bilancio dell’Ars, che in nottata ha dato il via libera ai alla manovra di stabilità, al bilancio di previsione e al collegato alla finanziaria.

L’ok ai documenti finanziari, votati da nove deputati su 15 (erano assenti sei parlamentari della maggioranza ndr) certifica una maggioranza che non c’è, mentre hanno giocato un ruolo fondamentale le opposizioni. La presenza fino al voto finale dei due componenti dei Cinqustelle ha consentito il mantenimento del numero legale e altrettanto determinanti sono stati i voti a favore del presidente della commissione, Vincenzo Vinciullo (Ncd), e il deputato del Psi Giovanni Di Giacinto, che pur non condividendo l’impostazione della manovra data dal governo, hanno deciso di votarla per evitare il tracollo.

Giuseppe Lupo

A votare a favore, anche, i tre deputati del Pd presenti: Giuseppe Lupo, Nello Dipasquale e Giovanni Panepinto. Da domani, dunque, inizia l’esame dell’aula che dovrà concludersi entro il 30 aprile, data ultima per la chiusura dell’esercizio provvisorio.  Tra le misure approvate ci sono 700 milioni in tre anni a favore dei disabili e la ri-costituzione dell’ufficio stampa della Regione formato da giornalisti reclutati sulla base dei curricula che saranno assunti con contratto a tempo determinato, fondi per i precari, gli Asu, gli ex sportellisti, per pagare gli operai dell’ ESA e dei consorzi di bonifica.

Salvati anche gli stipendi dei lavoratori Aras e previsti fondi per i forestali e l’antincendio. Misure di sostegno anche per le aziende agricole in favore delle quali si prevede la sospensione dei canoni irrigui e vantaggi per le aziende che assumeranno laureati. Approvando la manovra, la commissione Bilancio dell’Ars ha esitato anche una norma che “congela 162 milioni di euro, fondi destinati a comuni, ex Province e consorzi di bonifica“. Si tratta delle risorse che la Regione siciliana dovrebbe ricevere alla luce dell’accordo con lo Stato sul gettito dell’Iva. Durante l’esame della manovra la commissione ha chiesto ufficialmente al governo Crocetta, con una nota, di comunicare la disponibilità delle somme previste in bilancio ma non avendo ricevuto alcuna risposta ha deciso di congelare il capitolo.

In nottata è passato, anche, un emendamento a firma del capogruppo di Fi all’Ars Marco Falcone, che prevede dal primo luglio la liquidazione di Riscossione Sicilia, la partecipata regionale, alterego di Equitalia nell’Isola, che si occupa della riscossione dei tributi in Sicilia, e guidata da un fedelissimo del governatore, Antonio Fiumefreddo.
Con il voto in commissione, infine, è stato stoppato anche il progetto di fusione tra Cas e Anas,  che avrebbe dovuto traghettare verso la creazione di una nuova società controllata dall’Anas.  Ecco cosa prevede, in pillole, la manovra approvata.

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