Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, ha letto ai deputati la lettera con la quale il presidente della Regione Nello Musumeci ha comunicato le proprie “irrevocabili dimissioni”. Sala d’Ercole quasi vuota, nonostante l’importanza della seduta d’aula.
Musumeci ha sciolto ieri sera la riserva con un annuncio sui social. Il governatore dell’Isola era atteso questa mattina dal parlamento regionale per dare comunicazione ufficiale, ma ha fatto sapere di non poter presenziare per un impegno a Catania, nella cerimonia della posa della prima pietra della nuova cittadella giudiziaria.
Ai commenti dell’opposizione ha ribattuto il capogruppo di DB all’Ars, Alessandro Aricò, che da poco tempo ha assunto l’incarico di assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, subentrando al sindaco di Palermo Roberto Lagalla. Il deputato non ha voluto sedere tra i banchi del governo, ma tra gli scranni parlamentari.
“Ringrazio tutto il personale e i gruppi parlamentari, le commissioni per il lavoro fatto. Credo sia stata una legislatura positiva, e devo ringraziare il presidente Nello Musumeci per le sue dimissioni, che ritengo siano state un atto d’amore verso la sua terra. Dimettersi , anticipando di due mesi la scadenza naturale per fare accorpare le elezioni regionali con quelle nazionali, credo sia stato apprezzato dai cittadini, perché la Sicilia risparmierà circa 20 milioni di euro. A questo dobbiamo dare peso. Poi non ingolferemo le scuole che riprenderanno le lezioni il 19 settembre. Se si fosse votato tra ottobre e novembre, gli edifici scolastici avrebbero dovuto chiudere e sappiamo quello che è successo durante gli ultimi anni di pandemia. Musumeci porterà avanti i suoi impegni istituzionali fino all’ultimo giorno”, ha dichiarato Aricò.
Musumeci porterà avanti i suoi impegni istituzionali fino all’ultimo giorno
E così si apre l’election day. La Sicilia andrà al voto il 25 settembre in concomitanza con le politiche.