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Presso la sala stampa di Palazzo dei Normanni, si è tenuta una conferenza stampa sulla questione delle antenne 5G a Palermo e in Sicilia. Sono intervenuti il parlamentare dell’Udc Vincenzo Figuccia, l’avvocato Giuseppe Cannizzo e il dottor Giorgio Ciaccio.
LE VOCI DEI PROTAGONISTI
“Dobbiamo assolutamente fare chiarezza sul tema con dati alla mano e pareri scientifici – dice Vincenzo Figuccia – il nostro obiettivo è quello di tutelare la salute pubblica dei cittadini fornendo una corretta informazione“.
“Non sono apocalittico ne integralista. Non sono un esperto di 5G. E Per favore non fatemi passare per quello contro le nuove tecnologie. Sono certamente tra quelli che desiderano che venga fatta informazione. Quando vedo che mio figlio vive con il cellulare che è un prolungamento del suo arto allora devo preoccuparmi delle onde elettromagnetiche. Mi fa specie che ci sono 256 sindaci in Italia che hanno detto no al 5G. Questo è il motivo perché chiediamo un approfondimento rispetto al quadro normativo comunitario. Certamente è che se 180 scienziati si stanno ponendo l’interrogativo se faccia bene o meno, credo che sia un nostro sacrosanto diritto porci delle domande“.
Della stessa linea di pensiero il dottor Ciaccio: “Io sono nato ai tempi che non c’era nemmeno il telefono e non sono dipendente come le nuove generazioni. Siamo convinti che gli effetti collaterali ci saranno. Quindi siamo convinti che abbiamo bisogno di numerosi approfondimenti“.
Ribatte l’avvocato Cannizzo: “Questa tecnologia ci viene imposta. Non c’è nessuna legge che ci impone di accettare questa tecnologia del 5g. Una semplice operazione commerciale. Il cittadino ha il diritto legittimo di sapere ciò che utilizza e le conseguenze di ciò“.