“Abbiamo già inviato la prima bozza con il riparto nelle commissioni rispetto al numero dei componenti che ogni partito dovrà esprimere. Confidiamo di poter votare già mercoledì la costituzione degli organi“. Il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, si mostra ragionevolmente ottimista sullo step fondamentale per lo snodo delle attività legislativa che riguarda la nomina delle commissioni parlamentari.
Il meccanismo prevede l’attribuzione sulla base di un rapporto tra il numero dei commissari all’interno delle commissioni, 13, quello delle commissioni, 7 e il totale dei deputati presenti in parlamento. Da questo si determina quanti parlamentari ogni partito può avere nella singola commissione. La media, per i gruppi parlamentari più consistenti dovrebbe essere all’incirca di due componenti a partito. Il singolo gruppo o partito può scegliere di partecipare a una commissione con tre componenti o con uno solo, nel rispetto dello schema citato.
I partiti dal canto loro stanno lavorando al lato politico delle designazioni. Questo il mosaico di partenza: la commissione Sanità alla Lega, Affari istituzionali alla Nuova Dc; Bilancio e Cultura a FdI; Attività produttive a Fi, Autonomisti chiedono la commissione Ambiente; la sesta a Fi. In ballo anche la presidenza dell’esame delle attività Ue.
Nel pomeriggio dovrebbe tornare a riunirsi all’Ars il gruppo di Forza Italia 1, presieduto da Stefano Pellegrino, per un confronto sulla linea da adottare rispetto al voto sulle presidenze parlamentari e alla linea di indirizzo per l’avvio della legislatura.