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Ars, il mini taglio dei vitalizi è legge

mercoledì 27 Novembre 2019
ars

Con 38 voti a favore, uno contrario e due astenuti è stata approvata la norma sui vitalizi a Palazzo dei Normanni. La legge è stata discussa oggi pomeriggio a sala d’Ercole e non sono stati i pochi mal di pancia che alla fine hanno cessato di essere. La riforma è stata fortemente voluta da Forza Italia e Pd. Il deputato regionale del Pd Antonello Cracolici ha aperto i lavori con una lunga arringa portando i vari tagli fatti nelle regioni italiane. Tutto questo per cercare di spiegarlo all’Aula in merito al testo di legge.

Dopo vari interventi da parte principalmente del Movimento 5 stelle i capigruppo di ogni partito politico presente a sala d’Ercole si sono riuniti per cercare di fare una quadra in merito al disegno di legge. La seduta è stata sospesa per circa un’ora.

A fine serata l’accordo è stato trovato per un taglio progressivo, non più il 9 per cento lineare ma il 9 per cento per gli assegni diretti e di reversibilità entro i 37 mila euro annui, del 14 per cento per quelli sopra questa cifra, e del 19 per cento per i vitalizi sopra i 60 mila euro. Taglio che durerà soltanto per 5 anni. Così la Sicilia si riallinea, con molto ritardo e con variazioni significative, al resto delle regioni italiane dopo il diktat del governo nazionale.

“La legge appena approvata dal Parlamento siciliano sul taglio dei vitalizi consegna alla Sicilia il podio tra le regioni italiane”. Così il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, in merito all’approvazione del disegno di legge sul taglio dei vitalizi.

“Dal punto di vista del risparmio, con un taglio annuo di 2 milioni di euro e 10 milioni di euro in cinque anni, siamo senza alcun dubbio i primi in Italia – ha aggiunto -. Sfido chi ha vissuto sulla pelle dell’immagine della Sicilia a trovare una regione che abbia fatto meglio di noi. I siciliani, sbeffeggiati, insultati e denigrati per mesi, aspettano adesso le scuse di coloro che ci tacciavano di essere spreconi”, ha concluso il presidente dell’Ars.

“Si dovevano tagliare i vitalizi e invece si sono aumentate le pensioni. Evidentemente, quando si toccano gli interessi di chi domani dovrà percepire il vitalizio, perché in gran parte il parlamento regionale è formato da persone che dovranno percepirlo, nessuno ha voluto dare un taglio a un privilegio personale. Quello che ha fatto questo parlamento è semplicemente produrre una legge che favorisce pochi e a spese di 5 milioni di siciliani”. Afferma il Movimento 5 stelle

Non è convinto il deputato dell’Udc Vincenzo Figuccia in merito alle dichiarazioni dei cinquestelle, essendo stato lui l’unico contrario a questo taglio sui vitalizi: “Come volevasi dimostrare alla fine, anche il Movimento 5Stelle getta la maschera e con una trasversalità che va da Miccichè alla maggioranza fino all’ultimo degli uomini dell’opposizione, tra astensioni e voti favorevoli, il disegno di legge sul taglio dei vitalizi passa con un misero taglio del 9%, modificato con piccoli stratagemmi. La posizione di Miccichè era nota a tutti: per difendere i vitalizi di pochi si sacrifica il bene di tutti. Ai 5Stelle dico che auspico che la determinazione della commissione regolamento che ha previsto l’ingresso di un deputato del MoVimento 5 Stelle a sostituzione del viceministro Cancellieri che lascia il Parlamento regionale, sia soltanto una coincidenza. In una trasversalità e in un inciucio che coinvolge tutto il Parlamento, passa così il testo con il mio solo voto contrario. Vergogna a tutti”

“Il taglio dei vitalizi approvato dall’Ars pone la Sicilia come seconda regione in Italia per l’entità dell’importo decurtato e la prima riguardo al risparmio che ne deriverà. L’accordo raggiunto in aula ha consentito di dare risposta a un tema giustamente molto avvertito dall’opinione pubblica, senza tuttavia cadere nella facile lusinga di decisioni demagogiche”. Lo afferma Alessandro Aricò, capogruppo all’Ars di DiventeràBellissima, aggiungendo: «Si tratta, infatti, di un provvedimento ragionevole e ben ponderato, così come previsto dai criteri sanciti dalla Corte Costituzionale. E contiene pure l’introduzione di un metodo tramite scaglioni, fortemente voluto da DiventeràBellissima: il taglio, infatti, arriverà a circa il venti per cento per i vitalizi superiori ai 5 mila euro lordi”.

 

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