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Ars, ok alla deroga per il gruppo della Lega dal Consiglio di Presidenza. No a Ora Sicilia

giovedì 25 Giugno 2020

Il consiglio di Presidenza si è riunito per sciogliere i nodi sulla deroga dei due gruppi parlamentari: Ora Sicilia e Lega di Salvini Premier. Entrambi i due partiti politici presenti in Ars hanno un numero inferiore di deputati rispetto alle norme vigenti all’interno di Palazzo dei Normanni. Proprio per questo il consiglio si è riunito, per trovare una quadra in merito ai due schieramenti politici che sono presenti tra i banchi di sala d’Ercole.

Ma al di là dei tecnicismi come abbiamo già scritto giorni fa, la faccenda è prettamente politica. La deroga è stata emessa nei confronti dei leghisti. Rinviata di 15 giorni la decisione per il gruppo parlamentare di Luigi Genovese. Gianfranco Miccichè si piega al leader del Carroccio Matteo Salvini e al suo partito, che da poco ha anche un assessore ai Beni Culturali. Il contestato Alberto Samonà.

Ma perché la Lega ha ricevuto la deroga? La motivazione del consiglio di Presidenza sarebbe inerente al logo del Carroccio, che era presente anche durante la campagna elettorale delle scorse regionali in Sicilia. Eppure qualche dubbio resta: il logo dei ‘salviniani’ che sostenevano la candidatura di Nello Musumeci a governatore della Sicilia era molto differente,, a memoria, dal simbolo del partito. “Noi con Salvini” non aveva nessun Alberto da Giussano presente nella grafica.

Ma a questo punto, poco importa. Il dado è stato tratto. Quanto meno per il partito di Matteo Salvini. Mentre Luigi

Luigi Genovese

Genovese ed il suo Ora Sicilia rimarranno a bocca asciutta per almeno altri 15 giorni. Il giovane politico messinese rischia di rimanere senza il suo nuovo gruppo parlamentare.

A quanto pare Genovese è da tempo in rotta di collisione con uno dei colonnelli di Forza Italia in Sicilia. L’avvocato penalista di Barcellona Pozzo di Gotto: Tommaso Calderone. Proprio nella sua città natale il capogruppo degli azzurri gioca un match fondamentale per la sua carriera politica: la candidatura a sindaco di un suo collega giurista, Pinuccio Calabrò. Calabrò già presidente della Camera penale di Barcellona Pozzo di Gotto con una esperienza di consigliere provinciale nel centrodestra  è anche presidente dell’Istituto Case popolari d Messina. Insomma un collega del Calderone. Sulla cui candidatura il presidente del gruppo azzurro a Palazzo dei Normanni conta molto.

 

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