“Ancora una volta la politica regionale riesce ad andare in direzione opposta rispetto a quanto succede a livello nazionale – a dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle all’Ars, Roberta Schillaci a margine della Commissione V in cui si è discusso tra l’altro del comitato regionale sportivo previsto dalla legge regionale 8 del 1978 che supporta l’assessorato regionale allo sport per la programmazione e la pianificazione sportiva.
“Se la riforma operata dal legislatore nazionale infatti ha ridimensionato fortemente il ruolo del CONI, a livello regionale invece il CONI Sicilia ottiene ben 5 nomine che saranno ovviamente portatrici del medesimo interesse. Rimane fuori anche il comitato Paralimpico, che ricordiamo ha pari dignità del CONI. In un sol colpo quindi la commissione V ha cancellato a disabili, Federazioni, associazioni e società sportive ed enti di promozione, la possibilità di far sentire la propria voce direttamente”, aggiunge la Schillaci.
Nello specifico Roberta Schillaci ha proposto un emendamento modificativo al cosiddetto “collegato” della Commissione, con il quale si prevede l’allargamento di tale comitato, pur rimanendo snello, anche a rappresentanti diretti provenienti dalle Federazioni sportive, discipline associate, enti di promozione e società sportive senza il filtro del CONI. “La Commissione Cultura e Formazione e lavoro dell’Ars ha estromesso anche il CIP, il comitato Paralimpico che ha la medesima forza e dignità del CONI stesso e che ovviamente conosce le esigenze del mondo sportivo paralimpico”, prosegue la deputata.
“Sono molto rammaricata – sottolinea ancora Schillaci – perché a nulla sono valse le tante interlocuzioni con tutti i rappresentanti del mondo sportivo, ovvero quei soggetti che da sempre rappresentano il vero motore del comparto e che a fatica ma con passione e abnegazione riescono a mandare avanti le varie discipline sportive, talvolta rappresentando la Sicilia anche a livello internazionale. Se nel chiuso di quella commissione non c’è stato spazio per il mondo sportivo reale, contiamo adesso – conclude Schillaci – nella sensibilità dell’aula dato che lo sport è di tutti e rappresenta un potente strumento di crescita e di integrazione sociale”.