“Un dato è certo. Io ed il mio staff non ci siamo mai risparmiati. Lo dimostrano i numeri, il lavoro imponente che abbiamo fatto. Aggiungo che, di rientro dall’Ars, per 5 anni ogni sabato ed ogni domenica ho aperto la segreteria per incontrare la gente. E il venerdì a Messina ed il giovedì a Patti. Erano aperte sin dalla prima settimana dopo l’insediamento”.
Tommaso Calderone è il capogruppo di Forza Italia dal luglio del 2019. Avvocato, 59 anni, è stato eletto nella lista di FI con 13.521 preferenze su 64.228 voti di lista (pari al 21,05%). Sul grande lavoro fatto all’Ars parlano gli 80 disegni di legge che lo vedono primo firmatario, insieme alle 73 interrogazioni, 12 interpellanze, 43 mozioni e 17 ordini del giorno. A questi numeri occorre aggiungere gli atti per i quali è stato cofirmatario: 28 disegni di legge, 4 interrogazioni, 1 interpellanza, 28 mozioni e 33 ordini del giorno.
“E’ stata un’esperienza di grande importanza per la mia vita- prosegue Calderone– Non mi sono mai fermato e mi sono trovato benissimo nel mio ruolo. Bisogna amarlo questo impegno. Però non resto a bearmi delle cose fatte perché ce ne sono davvero tante che si devono ancora fare”.
Guardando indietro, ai risultati raggiunti o alle battaglie portate avanti, sicuramente il momento più bello è stato aver fatto approvare all’Ars il provvedimento che ha consentito a due bambini siciliani, affetti da una malattia rarissima, la SMA, di poter accedere gratuitamente ad una terapia genica che oltre a costare due milioni di euro non era ancora stata autorizzata in Italia. Era fine marzo 2021 quando grazie alla norma presentata da Calderone, fu approvata la somministrazione gratuita dello Zolgensma fondamentale per la regressione della malattia.
“Non posso descrivere le emozioni che ho provato quel giorno. So solo che quel momento ha dato un significato a tutto il lavoro fatto in tutti questi anni. Tutti i sacrifici, le amarezze, hanno trovato compenso”.
La Sicilia peraltro fu la prima regione d’Italia a prendere questa decisione. Poche settimane dopo l’Aifa sbloccò la situazione a livello nazionale.
Se gli chiediamo quale sia stato invece il momento più amaro il deputato non esita. “Quando hanno provato a sfiduciarmi da capogruppo dopo tutto il lavoro insieme che è stato fatto”.
Calderone si sta già scaldando per la campagna elettorale in attesa che si sciolga il nodo sul candidato alla Presidenza della Regione.
“Mi ricandido e spero, con la vittoria del centrodestra di avere anche un ruolo esecutivo- continua Calderone- Fare il deputato è appagante, è vero, ma è un ruolo spesso anche da stalker…..Se sei bravo non devi mollare. Avere un ruolo in giunta ti consente una maggiore azione concreta. Ma non sono io a decidere. Io sono un uomo di partito e farò quello che deciderà Forza Italia. Per me inoltre il vincolo di mandato è sacro. L’ho detto in ogni occasione, non mi piacciono le porte girevoli”.