In vista di Manifesta 12, una delle più importanti Biennali d’arte del mondo che si terrà in città nel 2018, Palermo si scopre sempre più intraprendente. Anche grazie alla collaborazione con imponenti realtà artistiche nazionali e internazionali, come la Fondazione Merz di Torino, che ha deciso di investire nel capoluogo siciliano e inaugurare, in qualche modo ufficialmente, la stagione del contemporaneo. All’inizio del prossimo anno infatti prende il via un progetto stilato a quattro mani e che si incastra tra due istituzioni museali cittadine, il museo Salinas e palazzo Branciforte (Fondazione Sicilia) e coinvolge il Comune e proprio la presidente della Fondazione, Beatrice Merz.
Il primo appuntamento sarà l’intervento dell’artista egiziano Wael Shawky, vincitore della prima edizione del Mario Merz Prize, il suo film Cabaret Crusades: The Path to Cairo (2012) sarà presentato all’interno del vecchio Monte di Pietà e la nuova produzione Al Araba Al Madfuna III (2015-16) sarà visibile alla Kalsa, nella Chiesa dei S.S. Euno e Giuliano. “Non c’è posto migliore per accogliere questo nuovo film che il quartiere arabo – spiega la curatrice Laura Barreca – L’intero progetto nasce da una forte sensibilità condivisa e dal comune denominatore di temi emergenti e attualissimi come la centralità di Palermo nella dimensione geopolitica mediterranea”. Il secondo progetto vede invece la creazione de La Via di Merz: “é un gioco di parole nato con loro – continua Barreca – si tratta di una via di mezzo tra due istituzioni, un ponte tra le culture, tra passato e presente, un asse urbano dove accadranno delle cose”. Alcune opere prestate dalla Fondazione saranno allestite lungo via Bara all’Olivella e insieme faranno da percorso per un ponte simbolico che parte da palazzo Branciforte e arriva, con una installazione luminosa, nel terzo cortile del museo Salinas, non ancora inaugurato.