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Arte: in quarantena, tra Palermo e New York, le opere sulla peste di Antoon van Dyck

sabato 28 Marzo 2020
van Dyck a New York

È storia che le epidemie, nelle varie epoche, non abbiamo comunque fermato creatività e produzione artistica riuscendo, magari, a trovare anche intercessione nel raffigurare Santi e protettori. Esempio ne è, come riporta il The New York Times, l’opera di Antoon van Dyck intitolata “Santa Rosalia intercede per la pestilenza di Palermo“.

Il pittore fiammingo la realizzò a Palermo, proprio nel periodo di quarantena forzata: siamo nel 1624, è primavera, e il giovane artista viene chiamato dal vicerè spagnolo in Sicilia per realizzare un suo ritratto.

Van Dyck Santa Rosalia
l’opera all’Oratorio del SS Rosario in San Domenico a Palermo

Dopo poche settimane di permanenza – il 7 maggio per la precisione – è la stessa autorità locale che dichiara lo stato di emergenza e la diffusione della peste in città. Allora, come oggi, furono impediti gli spostamenti e imposto l’isolamento.

Straniero in un’isola che non conosceva bene van Dyck cominciò a dipingere diversi soggetti riscontrando, nel frattempo, la nascita di un nuovo culto popolare legato alla figura di Santa Rosalia, della quale la storia era già nota.

 

van Dyck a New York
van Dyck a New York

Il fatto discriminate fu che, proprio in quelle settimane, vennero ritrovate le spoglie della Santa sul Monte Pellegrino e, fatalmente, la peste da quel momento piano piano cominciò a rallentate.

Più di uno furono i dipinti che van Dyck realizzò in quel periodo di isolamento forzato, tutti dedicati alla Santuzza, uno dei quali è una pala d’altare custodita ancora oggi nell’Oratorio del SS Rosario in San Domenico (Via Bambinai, 2 adiacente alla Chiesa).

Un’altra, delle cinque opere sopravvissute, appunto è quella custodita al Met Museum di New York, acquisita nel 1871, e, fatalmente, oggi si trova in quarantena, così come tutte i pezi d’arte nel mondo, in attesa che l’epidemia da Covid-19 permetta la sua visione, nella particolare circostanza del 150° compleanno del museo.

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