Sulla ventilata mancata proroga per una parte dei precari emergenza covid, sollevata con un’interrogazione al presidente Schifani ed all’assessore Volo dal deputato regionale Pippo Lombardo (leggi qui), interviene la Cisl Funzione Pubblica sollecitando un’ispezione nei confronti dell’Asp Messina. A quanto pare dal 16 gennaio risulterebbero esclusi dalla proroga una serie di figure molte delle quali importanti sotto il profilo assistenziale.
“Non si possono utilizzare due pesi e due misure“. La Cisl Funzione Pubblica di Messina scrive al Commissario Straordinario, al Direttore Sanitario, al Direttore Amministrativo dell’Asp di Messina e per conoscenza all’assessore regionale alla Salute denunciando quella che sembrerebbe una decisione assunta unilateralmente “ovvero di far proseguire il rapporto di lavoro soltanto ad alcuni lavoratori assunti per l’emergenza Covid ed invece di sospenderlo ad altri con decorrenza 16/01/2023, nonostante le linee di indirizzo emanate dall’Assessore Regionale alla Salute, diano indicazione per la proroga alla data del 28/02/2023″.
A prendere posizione è la segretaria generale della Cisl Funzione Pubblica Giovanna Bicchieri che ritiene il comportamento dell’Asp di Messina «antisindacale, in violazione dell’art. 4 (informazione), e omesso il successivo Confronto Sindacale sugli andamenti occupazionali. Tra i tagli dei precari Covid non vi sarebbero proprio coloro che sono in palese eccedenza organica, ovvero i 22 collaboratori amministrativi. Non vorremmo immaginare che i provvedimenti assunti dall’Asp in assenza del sindacato abbiano la finalità di accompagnare soltanto qualcuno verso la stabilizzazione, alla luce di atti che all’evidenza dei fatti non sono trasparenti”
La Cisl Funzione Pubblica sollecita l’Assessore Regionale alla Salute Giovanna Volo ad avviare una indagine ispettiva.