Si avvia alle isole Pelagie il progetto di telecardiologia dell’Asp di Palermo con l’installazione, a Linosa, della prima stazione, di ricezione e trasmissione, collegata con l’ospedale Ingrassia.
Il progetto prenderà il via 1 novembre e sarà guidato dall’equipe del primario di cardiologia dell’ospedale palermitano Sergio Fasullo e dal responsabile del poliambulatorio di Lampedusa, Francesco D’ Arca.
Presso i locali della continuità assistenziale di Linosa, quindi, si potrà effettuare l’elettrocardiogramma che, in tempo reale, sarà trasmesso allo specialista, di turno dell’Unità operativa Complessa di cardiologia dell’Ingrassia. Il cardiologo, sempre in tempo reale, referterà l’esame e invierà il responso oltre ad un immediato supporto in ogni eventuale esigenza terapeutica o di trasferimento del paziente.
Dal 7 novembre lo stesso servizio scatterà anche nel poliambulatorio di Ustica.Inoltre, Gli operatori dell’Asp hanno assicurato ulteriori visite di approfondimento cardiologico.
LE DICHIARAZIONI
“Forniamo alla comunità – ha detto il direttore generale dell’Asp di Palermo Daniela Faraoni – un sistema che consente di avere un collegamento diretto con una struttura di eccellenza della nostra azienda. A Linosa abbiamo avviato un programma che prevede sia la presenza periodica di specialisti, sia forme di supporto agli operatori come la tele-cardiologia che viene estesa anche a Lampedusa. Il progetto rientra tra le attività di prossimità che ci vedono impegnati da mesi in tutti i centri della provincia, sia con la presenza di operatori e strutture mobili, sia adesso con la tecnologia che consente di affiancare e supportare le prestazioni degli operatori“.
“Così come avevamo assicurato alla popolazione residente di Linosa – ha spiegato il primario di cardiologia del nosocomio, Sergio Fasullo – il nuovo sistema consente di trasmettere sia i parametri vitali, sia i tracciati ecg grafici. E’ un servizio h24 che ci consentirà una più efficace continuità assistenziale per l’ utenza locale e per i turisti, e ci permetterà di individuare un percorso più appropriato per la patologia cardiaca e non“.