Si preannunciano disagi nei prossimi giorni per gli utenti degli ospedali e delle strutture sanitarie di Palermo e provincia. Il sindacato Fials-Confsal ha proclamato lo stato di agitazione dei 651 precari dell’Azienda sanitaria provinciale, per rivendicare il loro diritto alla stabilizzazione. Per questo da lunedì prossimo, 10 dicembre, parteciperanno a cortei per le vie del Centro e sit-in davanti la sede dell’Asp, in via Cusmano, e quella dell’Assessorato, in Piazza Ottavio Ziino. La protesta durerà fino al mercoledì successivo. In questi tre giorni cercheranno di richiamare l’attenzione delle istituzioni e della politica con l’obiettivo di ottenere un contratto a tempo indeterminato.
Si tratta di personale tecnico e amministrativo, che da circa 25 anni svolge importanti mansioni per il funzionamento degli uffici e per l’erogazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie ai cittadini. “Abbiamo le leggi – spiega il segretario Vincenzo Munafò – la spesa è storicizzata e gli uffici senza di noi vanno in tilt, ma il commissario Antonio Candela ha deciso di non assumerci”. Il riferimento normativo è in particolare alla legge Madia che prevede la stabilizzazione del personale precario della Pubblica amministrazione.
Il sindacato ha già chiesto un incontro con l’assessore al ramo, Ruggero Razza, per promuovere un tavolo negoziale, attraverso il quale predisporre un cronoprogramma che garantisca, entro il dicembre 2020, la totale stabilizzazione di tutti i 651 precari della sanità palermitana.
“Il tetto di spesa per la stabilizzazione del personale contrattista è pienamente rispettato – chiarisce Munafò – perché questo bacino è già pagato con le risorse che l’Asp utilizza per la spesa di tutto il personale. Questo principio fabbisogno reale/tetto di spesa è ribadito dalla circolare del Ministero dell’economia registrata positivamente dalla Corte dei Conti per cui si può procedere alla stabilizzazione. Eppure ancora oggi tutti i solleciti inviati dalla scrivente sono rimasti inevasi e il personale contrattista ex Lsu resta ultimo bacino in Sicilia fortemente penalizzato”.
“Già presso il Civico – spiega Mario Di Salvo, segretario aziendale della Fials presso l’ospedale palermitano – abbiamo fatto stabilizzare 40 precari storici, che lavoravano lì da 15 anni, semplicemente attraverso un impegno costante. I lavoratori, quindi, non devono scoraggiarsi, ma al contrario devono intensificare la lotta”.