Un giovane di 33 anni del Bangladesh è stato ricoverato in rianimazione all’ospedale di Partinico per avvelenamento da monossido di carbonio.
Il giovane si trovava in un camper a Piano Battaglia nella zona montana del palermitano. Era arrivato ieri insieme ad un uomo per il quale lavorava come collaboratore domestico. Il 33enne era rimasto a dormire in camper. Per ricaricare il cellulare ha acceso il gruppo elettrogeno del mezzo.
Ma qualcosa è andato storto ed è rimasto intossicato mentre dormiva. A scoprire il giovane svenuto è stato il datore di lavoro che lo ha accompagnato prima all’ospedale di Petralia Sottana dove è arrivato in coma. Da qui in elisoccorso è stato portato a Partinico per essere sottoposto a trattamenti in camera iperbarica.
“Le condizioni del paziente sono molto gravi – dice Calogero Agrò dirigente della rianimazione e delle camere iperbariche per l’Asp di Palermo – Un primo trattamento è stato eseguito. Nelle prossime ore sarà sottoposto ad un secondo trattamento, ma la prognosi resta riservata”.
Il trattamento nella camera iperbarica a Partinico è stato gestito dagli anestesisti-rianimatori Francesca Timpone e Giovanni D’Agostino, dall’infermiera, Anna Romano, e dai tecnici iperbarici, Daniele Lunetto e Gino Lunetto. Il servizio di camera iperbarica di Partinico – attualmente struttura di riferimento nella Sicilia occidentale per le emergenze opera all’interno della Uoc di Anestesia e Rianimazione diretta da Sandro Tomasello. Il paziente al termine del trattamento è stato trasferito nel reparto di Terapia Intensiva “no-covid” dello stesso Ospedale di Partinico.